Siracusa. Sedi scolastiche: proposta in consiglio comunale ma cade ancora il numero legale

 Siracusa. Sedi scolastiche: proposta in consiglio comunale ma cade ancora il numero legale

Solo un debito fuori bilancio da 4.746 euro ha trovato il “via libera” ieri in consiglio comunale, riunito in seconda convocazione. La sessione iniziata lunedì sera è quindi stata chiusa. Il numero legale è venuto meno alla conclusione del dibattito sull’atto di indirizzo, primo firmatario e relatore in aula il consigliere Alberto Palestro, sulle “Politiche scolastiche del Comune”. “Un atto di indirizzo- ha detto tra l’altro Palestro- che vuole ridare protagonismo all’Ente. Il Comune dovrà far parte di un tavolo tecnico, insieme all’Ufficio scolastico territoriale, ai dirigenti scolastici e ai rappresentanti dei genitori per una scuola migliore”. Il dibattito ha visto il contributo dei consiglieri Gaetano Firenze per il quale “Quello sulle problematiche scolastiche è un dibattito cittadino con molta ipocrisia. Questo atto di indirizzo permetterebbe all’amministrazione attiva di imporre ai dirigenti scolastici dei limiti logistici agli immobili concessi”; e di Carmen Castelluccio, che invece ha ricordato il “Percorso virtuoso avviato da questa Amministrazione in un’ottica di costruzione e partecipazione: occorre continuare nel confronto tra scuola, famiglie ed Istituzioni”.Alla fine sono rimasti in aula solo in 15 ed il presidente, Santino Armaro ha sciolto la seduta, l’ultima del 2017. Nel dettaglio la proposta dei consiglieri comunali ricorda come, con qualche eccezione, il Comune sia proprietario di quasi tutti gli edifici che ospitano scuole. “Con l’entrata in vigore della riforma scolastica del 1997, con l’autonomia didattica affidata alle scuole e ai dirigenti scolastici, si sarebbe creato  lo squilibrio esponenziale di iscrizioni operate dai genitori, che si verifica all’atto delle scelte dell’istituto comprensivo. L’esplosione del caso Scuola “Archia” di via Asbesta e di via Monte Tosa, comprendente l’11° Istituto Comprensivo che sta fortemente condizionando la quotidianità e la serenità di tante famiglie, merita l’attenzione dovuta e l’intervento deciso dell’Amministrazione Comunale al fine di scongiurare episodi di intolleranza conviviale, incomprensioni, errori di valutazione, che potrebbero degenerare in pericolosi eventi sociali che si ha il dovere di prevenire. In questo frangente non possono passare in secondo piano gli effetti negativi che gli adolescenti stanno subendo dal punto di vista psicologico e didattico. Questa la distribuzione ipotizzata: l’Istituto di via Asbesta (unico istituto del quartiere Epipoli) all’11° Istituto comprensivo “Archia” per la naturale prosecuzione dei numerosi studenti delle elementari e materne del complesso di via Monte Tosa (Quartiere Epipoli) ed in quanto costruito e destinato alla scuola Archia ; il nuovo Istituto di via Calatabiano/via Adrano, al 10° Istituto Comprensivo in quanto ricadente nel quartiere Tiche ove insiste già in via Gela (quartiere Tiche) la sede delle classi Materne ed elementari dello stesso, al fine di liberare le aule del complesso di via Asbesta attualmente occupate dal 10° comprensivo; il nuovo istituto di via Temistocle (Quartiere Acradina) al 6° Istituto Comprensivo “Martoglio” Nell’immediatezza, avviare il processo di redistribuzione parziale degli istituti territorialmente ricadenti, con criteri di obiettività, che eviterebbero i doppi turni, attualmente in vigore presso la Scuola Archia”.

 

 

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