Siracusa. Rifiuti, riportare ordine e decoro “con controlli incrociati e denunce penali”

 Siracusa. Rifiuti, riportare ordine e decoro “con controlli incrociati e denunce penali”

“Ci sono tecniche di lavoro molto semplici da mettere in atto per riportare l’ordine in città sul fronte rifiuti”. A dirlo è Rino Tona, ex comandante della Municipale a Noto, ex comandante del nucleo di Polizia Giudiziaria a Siracusa e vicecomandante della Municipale sempre nel capoluogo.
Le multe e le fototrappole non spaventano e non sortiscono i risultati sperati. Ortigia, Borgata, Santa Panagia: le discariche proliferano in una sorta di sfida continua lanciata all’amministrazione pubblica. “Fino ad ora il Comune ha detto agli ispettori della Municipale di censire i soggetti o dare vita ad appostamenti per multare chi sporca. Un inutile dispendio di uomini e tempo. Serve altro”, spiega deciso Tona. “Non capisco perchè non si utilizzi un sistema semplice come quello dei controlli incrociati. Richiederebbe appena quattro agenti della Municipale, due di mattina e due di pomeriggio, e la collaborazione degli uffici. Faccio un esempio: in viale Xyz l’ufficio anagrafe sa che ci sono 500 residenti. Bene, si può cominciare con il verificare quante utenze Enel risultano in quel viale ed a chi sono intestate. Dopo si incrocia questo dato con quello dell’Ufficio Tributi comunale: c’è chi paga la luce ma non la Tari? E’ sospetto: si mandi la Municipale a verificare”.
Scovato l’evasore/zozzone (dove e come butta la sua spazzatura?) che si fa? “Niente multe. Non funzionano e si vede”, taglia corto Rino Tona. La soluzione è tra le pieghe dell’articolo 650 del codice penale. “Ci sono gli estremi per una diffida d’ufficio. E se si viene di nuovo sorpresi, scatta la denuncia penale da parte del Comando di Polizia Municipale”. Il rischio di un processo e di una condanna dovrebbero funzionare più e meglio di una multa che non si paga o contro cui ci si presenta ricorso.
“Vigili nascosti dietro un angolo che aspettano di multare qualcuno che abbandona la spazzatura? Sorrido. Bisogna stare al passo con i tempi. Questo significa che i servizi vanno cambiati in funzione delle esigenze della città”, continua Rino Tona, con una posizione che non mancherà di fare discutere.
“Sia chiaro che la colpa della situazione attuale non è della Municipale. Alla quale va data una cornice precisa dentro cui operare, ovvero una ordinanza che fissi e preveda le regole per i controlli incrociati ed il meccanismo diffida-denuncia, richiamando il contenuto dell’articolo 650 del codice penale”.
Cosa dice questo articolo è presto detto: “Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato [c.p. 336, 337, 338], con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 206”. E il provvedimento dell’autorità in questione è l’ordinanza che andrebbe emanata da Palazzo Vermexio.

 

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