Siracusa. Rischio usura, l'allarme di Confcommercio mentre istituzioni e imprese tentano di fare muro

 Siracusa. Rischio usura, l'allarme di Confcommercio mentre istituzioni e imprese tentano di fare muro

La possibile “ripartenza”, con maggiore vigore, del racket del pizzo e dell’usura in provincia di Siracusa preoccupa Confcommercio, intanto le istituzioni tentano di fare muro contro ogni tentativo di sopraffazione del tessuto economico locale. Gli episodi criminali che si sono susseguiti nelle ultime settimane, nel capoluogo e non solo, con atti chiaramente intimidatori, bombe carte, anche solo piazzate, senza essere accese, incendi di autovetture, anche di esponenti politici locali, non creano di certo un clima rasserenante, soprattutto in un periodo in cui la crisi attanaglia il commercio e tutti i settori dell’economia, dopo il lockdown dovuto alla pandemia da Coronavirus. Confcommercio parla chiaro e parla di una drammatica mancanza di liquidità e della drastica riduzione dei consumi. Una preoccupazione dunque forte. I dati dell’indagine condotta da Confcommercio con Format Research parlano di negozi, bar, pizzerie e ristoranti come delle attività maggiormente indebolite. La strada da intraprendere, per il direttore Elio Piscitello, è quella che ostacola il concreto rischio usura, che può attecchire in un contesto economico difficile come quello che si è venuto a creare. A rischio ci sarebbe la sopravvivenza del 60 per cento delle imprese. La burocrazia rappresenta un ulteriore ostacolo per gli imprenditori, ma la criminalità, per l’11 per cento di chi ha un’attività, è un pericolo concreto. Insufficienti, per l’associazione dei commercianti, le iniziative del Governo, anche a causa della lentezza registrata. E proprio del futuro del territorio in termini di sicurezza da garantire alle imprese e ai cittadini si è discusso ieri, nel corso di un incontro voluto dalla prefettura con i rappresentanti delle istituzioni e con le associazioni di categorie e antiracket. Il vertice si è svolto all’Urban Center. Un modo, ha spiegato il sindaco, Francesco Italia, “per ribadire la presenza e l’azione forte dello Stato contro ogni forma di illegalità a sostegno dei siracusani onesti. La fiducia nelle nostre istituzioni- prosegue il primo cittadino- è indispensabile per sconfiggere ogni tentativo di sopraffazione in una città che non merita intimidazioni, ma supporto e coraggio per ripartire”

 

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