Siracusa. "Si" al 5G con il Decreto Semplificazioni: nulle le ordinanze che lo vietano

 Siracusa. "Si" al 5G con il Decreto Semplificazioni: nulle le ordinanze che lo vietano

“Cancellate” nei fatti le ordinanze che alcuni comuni, anche della provincia di Siracusa, hanno emanato per bloccare l’installazione di antenne 5G. Il Decreto Semplificazioni, adesso legge, in vigore dal prossimo 31 luglio, toglie questa possibilità  ai sindaci e annulla l’efficacia delle ordinanze già emanate.

L’articolo che apporta questa modifica è il 38 ,”Misure di semplificazione per reti e servizi di comunicazioni elettroniche”, che rientra nelle semplificazioni in materia di attività di impresa, ambiente e green economy.  Ai regolamenti comunali vengono posti dei limiti di azione. Le amministrazioni comunali vedono così ridimensionata la loro autonomia decisionale, anche in tema di antenne 5G.  A sollevare la questione erano stati gli operatori della telefonia mobile.

In provincia di Siracusa, tra i sindaci che avevano detto “no” al 5G, nelle more che se ne conoscessero gli eventuali effetti negativi sulla salute, figura il primo cittadino di Palazzolo, Salvo Gallo. Analogo provvedimento è stato adottato anche nel capoluogo, dal sindaco Francesco Italia.

Gallo non nasconde la propria amarezza. “Sono delle azioni prevedibili- commenta – E’ la dimostrazione che un sindaco conta poco, come l’opinione dei cittadini. I sindaci, che hanno il contatto giornaliero con la popolazione e vivono le problematiche sanitarie e raccolgono le vere istanze, alla fine vengono messi all’angolo da una legge dello Stato. Era ovvio, del resto- dice ancora il primo cittadino-  che il grande business della comunicazione si sarebbe opposto. E’ una lobby. Nel decreto,  il Governo ha così concesso il via libera al montaggio delle antenne e possiamo ormai fare ben poco. Potremmo protestare, andare a Roma con la fascia tricolore- ipotizza-  ma non ci darà ascolto nessuno.  Speriamo solo che tutto questo non provochi danni alla salute dei cittadini. Resto dell’idea che allarmarsi sia giusto e che potremmo benissimo rimanere con il 4G senza per questo restare indietro.  Le grandi aziende di telefonia, ormai è molto più che evidente, dominano, come le aziende farmaceutiche. Hanno avuto il grande potere di modificare la legge. Questo non è uno Stato di diritto”.

Nei giorni scorsi, Carlo Calenda, ex ministro e leader di Azione, aveva anticipato, durante la sua visita a Siracusa, che l’ordinanza nel capoluogo sarebbe stata revocata, definendola “un’ordinanza sbagliata che un bravo sindaco revocherà presto”.

Il sindaco di Palazzolo non ritirerà l’ordinanza, nonostante sia di fatto nulla.

Nel dettaglio, secondo quanto prevede adesso la legge “i comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici con riferimento a siti sensibili individuati in modo specifico, con esclusione della possibilità di introdurre limitazioni alla localizzazione in aree generalizzate del territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche di qualsiasi tipologia e, in ogni caso, di incidere, anche in via indiretta o mediante provvedimenti contingibili e urgenti, sui limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, sui valori di attenzione e sugli obiettivi di qualità, riservati allo Stato ai sensi dell’articolo 4.”

 

 

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