Siracusa. Sigilli ad un impianto gestione rifiuti, emerse violazioni: sequestro da 4 mln

 Siracusa. Sigilli ad un impianto gestione rifiuti, emerse violazioni: sequestro da 4 mln

Sono scattati i sigilli per un impianto di gestione rifiuti di Siracusa, coinvolto nell’inchiesta nazionale che ha svelato un traffico illecito di pannelli solari. I Carabinieri del Noe di Catania, insieme ai tecnici dell’Arpa di Siracusa, hanno posto sotto sequestro la struttura che sorge a nord, poco fuori dal centro abitato. Sarebbero emerse violazioni nella gestione dei rifiuti, consistenti in enormi cumuli di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche stoccati in big bags, casse di metallo e cassoni collocati in maniera illecita ed esposti alle intemperie, nella quasi totalità dell’area esterna. Sono state anche rinvenute circa 60 tonnellate di pannelli solari sui quali saranno condotti approfondimenti investigativi per verificarne la regolarità delle operazioni di stoccaggio, trattamento e recupero. Il valore dell’intero impianto posto sotto sequestro è di 4 milioni di Euro.
Il responsabile legale e principale socio dell’impianto, il 23 gennaio scorso, era stato già arrestato su mandato di cattura emesso dal Gip del Tribunale di Perugia. Gravi le accuse: è sospettato di essere uno dei principali responsabili di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti anche transfrontaliero, riciclaggio, autoriciclaggio, contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi e altre condotte illecite.
Secondo quanto emerso dalle indagini dei Carabinieri per la Tutela Ambientale i proprietari di interi impianti di produzione di energia solare hanno consegnato migliaia di pannelli solari esausti alle ditte incaricate per lo smaltimento che, invece di procedere allo smontaggio delle varie componenti, provvedevano a dotare i pannelli di nuovi e false etichette, così da renderli commerciabili ed esportabili. Le indagini hanno permesso di stabilire che la destinazione di questi pannelli resuscitati erano principalmente gli Stati del Senegal, Burkina Faso, Nigeria, Marocco, Mauritania, Turchia e Siria. 
Il sequestro dell’impianto ha avuto come primo effetto anche quello di bloccare il servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti nel territorio comunale di Siracusa. Venivano infatti stoccati nell’area a cui sono stati apposti i sigilli. Palazzo Vermexio ha già individuato un altro impianto e dalla prossima settimana il servizio dovrebbe tornare alla normalità.

 

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