Siracusa. Tamponi in classe senza genitori, il caso approda all'Ars

 Siracusa. Tamponi in classe senza genitori, il caso approda all'Ars

20200411 Verona – Tamponi al Palasport, primo giorno – 20200411 Verona – Tamponi al Palasport, primo giorno – fotografo: Sartori

“Tamponi in modalità drive-in per i bambini delle scuole primarie e secondarie, oltre che delle scuole superiori”. La deputata regionale di Forza Italia, Daniela Ternullo torna sulla vicenda, intorno alla quale, nelle scorse settimane, si sono scatenate aspre polemiche. I genitori, nella maggior parte dei casi, non hanno accolto di buon grado le disposizioni dell’Asp, secondo cui i tamponi per lo screening scolastico dovrebbero essere effettuati all’interno degli istituti e senza la presenza dei genitori. Posizione che Ternullo sembra condividere. “Premetto che l’importanza della prevenzione è fondamentale e che tutte le province si stanno muovendo bene in tal senso-dice la parlamentare dell’Ars-  Mi chiedo però perché, per quando riguarda gli studenti delle scuole primarie, secondarie e superiori, si adotta il sistema dei tamponi in classe piuttosto che la modalità drive-in? È una circolare diramata dall’Assessorato regionale della salute a prevederne la disciplina, grazie alla quale, previo consenso dei genitori – necessario sia per i tamponi in classe che tramite drive- in – è possibile sottoporre i figli a controllo”.

“L’assenza dei genitori quando il bambino viene sottoposto a tampone- dice ancora l’esponente di Forza Italia- amplifica le preoccupazioni nei vari plessi scolastici. Ecco perché, previa interlocuzione con gli uffici dei dipartimenti di competenza, voglio chiarire che l’alternativa esiste, invitando ad effettuare i tamponi tramite la modalità drive-in. Così facendo, non si preclude, anzi è richiesta la presenza di un genitore o di chi detiene la potestà del minore”.

Infine un interrogativo, che in realtà è una considerazione. “Perché -conclude Ternullo- sottoporre i nostri figli, specie i bambini della scuola primaria e secondaria, a ulteriori disagi, se per loro esiste l’alternativa ai tamponi in classe?”.

 

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