Siracusa. Tassa di soggiorno, Italia: "Finalmente la possibilità di promuovere la città"

 Siracusa. Tassa di soggiorno, Italia: "Finalmente la possibilità di promuovere la città"

“L’istituzione della tassa di soggiorno rappresenta una buona occasione per la promozione ed il rilancio del turismo a Siracusa”. L’assessore alle Politiche turistiche, Francesco Italia ne è fermamente convinto e così , questa mattina, commenta l’approvazione da parte del consiglio comunale del regolamento sull’istituzione dell’imposta a carico dei turisti che decideranno di pernottare nel capoluogo.  “Sono soddisfatto- spiega Italia- perchè il “via libera” è arrivato al termine di un percorso di concertazione con gli operatori del settore. Un dialogo che ha avuto anche momenti di dissenso, come è giusto che sia. L’assise cittadina ha approvato anche alcuni emendamenti migliorativi, segno che da chiunque arrivino le proposte, se valide, ottengono da questa maggioranza la piena condivisione”. Italia si riferisce ad alcune agevolazioni rivolte ai giovani, agli anziani e a chi soggiorna in città per ragioni diverse da quelle turistiche. “Mi preme sottolineare- prosegue l’assessore al Turismo- che la tassa di soggiorno non riguarderà in alcun modo strutture economiche, spesso soluzioni preferite dai giovani, come gli ostelli della gioventù, i campeggi e gli agriturismo”. Inutili, secondo il vice sindaco, le polemiche, già fatte presenti ieri sera in consiglio comunale da alcuni esponenti dell’opposizione, circa l’impiego degli introiti dell’imposta di soggiorno. “E’ una tassa di scopo- puntualizza Italia- Non ci possono essere misteri sull’impiego dei fondi che ne derivano. Saranno necessariamente impiegati nel settore turistico: promozione, servizi, info point, realizzazione di piantine della città che, paradossalmente, non esistono, film commission e manutenzione di strutture culturali e turistiche. Il turista va accolto, informato e guidato. Ai visitatori deve anche essere chiesto, prima della partenza, un feed back, come succede nelle altre città che hanno già da tempo istituito la tassa di soggiorno”. Sulle tariffe stabilite, Italia è chiaro. “Sbaglia chi osserva, come fosse un punto a nostro svantaggio, che Catania impone un pagamento più basso. Siracusa è ben altro.  Forse – conclude l’assessore – dovremmo abbandonare questa sorta di senso di inferiorità che ci contraddistingue e che frena il nostro sviluppo”

 

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