Siracusa. Tonnara di Santa Panagia, lavori fermi e il cantiere diventa pericoloso acquapark

 Siracusa. Tonnara di Santa Panagia, lavori fermi e il cantiere diventa pericoloso acquapark

A dispetto dei divieti e della presenza di una cantiere “fantasma”, le impalcature della tonnara di Santa Panagia diventano buone per un improvvisato acquapark. Con ragazzi che si arrampicano sulle traballanti strutture in tubi innocenti per poi lanciarsi in acqua. Oltre che vietato è particolarmente pericoloso.
Quanto al cantiere, tutto fermo. I lavoro finanziati con quasi 11 milioni di euro dovevano concludersi a marzo di quest’anno. Ma al di là di una veloce apertura di cantiere non è che si sia poi fatto molto. Da mesi tutto bloccato. Colpa di un contenzioso con la Soprintendenza che ha deciso di rescindere il contratto per inadempienza, con tanto di parere favorevole dell’avvocatura dello Stato. Ma niente è mai semplice nella pubblica amministrazione così è ormai un tira e molla con la Melita Costruzioni di Enna, che si oppone alla rescissione.
Ne fa le spese l’opera che l’8 settembre del 2014 veniva presentata in pompa magna in Soprintendenza a Siracusa. Grande cerimonia per la consegna dei lavori per il restauro e la sistemazione museale della Tonnara di Santa Panagia. L’allora soprintendente, Calogero Rizzuto, illustrò i dettagli del progetto che era stato finanziato a giugno dello stesso anno dall’assessorato regionale ai Beni Culturali. Al suo fianco c’era l’allora assessore al ramo, Giusy Furnari, tra l’altro accolta da applausi polemici all’arrivo a Siracusa per via della rimozione dall’incarico di Beatrice Basile.

 

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