Siracusa. Veleni nel Pd, Scalorino: "No a ingerenze dei vertici regionali"

 Siracusa. Veleni nel Pd, Scalorino: "No a ingerenze dei vertici regionali"

“Il confronto sui temi interni al Pd va condotto in seno all’esecutivo provinciale” . Ad intervenire sulle polemiche che hanno nuovamente investito il Partito Democratico provinciale, soprattutto dopo l’adesione del sindaco di Carlentini, Pippo Basso è il sindaco di Floridia, Orazio Scalorino, vice segretario provinciale della forza politica di viale Teocrito. ”Avrei preferito non intervenire- premette Scalorino- Alle chiacchiere preferisco i risultati amministrativi, essendo principalmente il sindaco di una città ma, al fine di fare chiarezza e a scanso di ogni equivoco futuro, considerate le fantasiose interpretazioni che ho letto in questi giorni sulla stampa circa il ruolo dei vice segretari del partito, credo sia opportuno precisare che né io, né Michelangelo Giansiracusa siamo legati da un rapporto di natura fiduciaria al segretario provinciale. Se io e Giansiracusa oggi ricopriamo il ruolo di vice segretari del partito-puntualizza il sindaco di Floridia- lo dobbiamo ad una scelta maturata rispettivamente nelle nostre aree di riferimento; così come lo stesso segretario è il risultato di un accordo politico tra le diverse aree del partito. Mi sarebbe piaciuto superare questa dimensione dell’appartenenza alle aree, ma mi rendo conto che a qualcuno non conviene”. Scalorino esclude la possibilità di svolgere il ruolo di commissario di Carlentini, “dove tutto sembra già deciso.Non credo-prosegue- che il segretario abbia bisogno di ulteriori interventi difensivi da parte dei suoi avvocati d’ufficio”. La richiesta è, piuttosto, quella di un “sereno e schietto confronto in seno al prossimo esecutivo, per individuare una soluzione condivisa ad una serie di questioni delicate, che riguardano il circolo di Carlentini, la scelta del candidato sindaco di Sortino e le amministrative a Noto, anche alla luce delle ultime defezioni”. Fuori luogo, invece, per Scalorino un intervento della segreteria regionale, che legge come “un’ulteriore intromissione nella vita dialettica del partito a Siracusa. Sarebbe un’ingerenza, fastidiosa quanto inopportuna”. Poi una “stilettata” al segretario regionale, Fausto Raciti, che “farebbe meglio ad occuparsi di questioni regionali, dove non si brilla per lucidità nelle scelte che riguardano la gestione del partito. Stop- conclude Scalorino- a coperture di comodo che non servono alla crescita del partito provinciale e al progetto di cambiamento che avevamo individuato”.

 

Potrebbe interessarti