Siracusa. Via libera al Paes, si tagliano le emissioni di Co2. E il Comune vuole 3 bus elettrici in più

 Siracusa. Via libera al Paes, si tagliano le emissioni di Co2. E il Comune vuole 3 bus elettrici in più

Il Consiglio comunale ha approvato ieri sera, con 15 sì e 7 no, il Piano d’azione per l’energia sostenibile (Paes), lo strumento di pianificazione con il quale gli enti locali delineano in che modo intendono ridurre le emissioni di CO2 secondo le indicazioni fissate nel 2008 dall’Unione europea. La proposta ha anche valore di atto di indirizzo per tutte le scelte che il Comune farà in materia di sviluppo sostenibile.
L’obiettivo minimo del Piano è di ridurre del 20 per cento le emissioni di CO2 entro il 2020, obiettivo che Siracusa ha già raggiunto con le diverse le azioni messe in campo: il Piano di intervento per la riduzione dei rifiuti, il Piano strategico InnovaSiracusa, il Piano di sviluppo strategico, il Piano di Mobilità urbana, Siracusa Smart City, i semafori intelligenti, il ricorso all’illuminazione a basso consumo e a led sia nelle strade, come nel caso di Ortigia, che negli edifici pubblici. La riduzione di CO2 prevista dal Paes entro il 2020 dovrebbe essere oltre il 39 per cento.
Riconfermata la volontà, emersa due anni addietro, di acquistare 3 ulteriori bus elettrici da 56 posti per collegare meglio alla città le frazioni di Cassibile e Belvedere e i quartieri più periferici, da affidare sempre ad autisti selezionati dal Comune.
Impossibile immaginare nel breve periodo una gestione diretta del servizio di trasporto urbano. “Non è possibile fare concorsi per assumere autisti e la Regione non intende rompere la collaborazione con l’Ast, che è una sua azienda partecipata. E infine, Palermo non verserà mai al Comune la quota data all’azienda di trasporti”, le spiegazioni offerte dal sindaco Garozzo.
Sui pullman apparirà il logo “Siracusa d’Amare”. Sul punto, il consigliere Castagnino aveva chiesto perchè quella dicitura fosse spesso utilizzata accanto al logo ufficiale del Comune e a chi appartenga, visto che non risulta essere stato registrato. Il sindaco ha risposto che “Siracusa d’amare” è un brand di sensibilizzazione su tematiche ambientali e che per la prima volta è stato usato con l’introduzione del bus elettrici. L’Amministrazione, per evitare che altri se ne approprino, ha dato l’input per la registrazione e della cosa c’è traccia agli atti dell’Ufficio di gabinetto. Castagnino ha replicato che dovrebbe esserci una delibera che invece non esiste, così come non esiste la registrazione del logo perché secondo il Tuel dovrebbe essere il Consiglio comunale a proporla.

 

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