Smog: in Sicilia Catania e Palermo maglia nera, poi Siracusa. Il report di Legambiente

 Smog: in Sicilia Catania e Palermo maglia nera, poi Siracusa. Il report di Legambiente

Presentato il nuovo report di Legambiente “Mal Aria di città. Cambio di passo cercasi”, redatto e pubblicato nell’ambito della Clean Cities Campaign. I livelli di inquinamento atmosferico in molte città italiane sono ancora troppo alti e lontani dai limiti normativi, più stringenti, previsti per il 2030. Il report ha messo in evidenza i dati del 2022 nei capoluoghi di provincia, sia per quanto riguarda i livelli delle polveri sottili (PM10, PM2.5) che del biossido di azoto (NO2).
Per quel che riguarda Siracusa, lo studio di Legambiente si sofferma soprattutto sui livelli di biossido di azoto. Sebbene il parametro di 15µg/mc della città di Archimede sia ampiamente al di sotto dell’attuale limite normativo (40µg/mc), rimane comunque al di sopra del limite posto dall’Oms per il 2030 che è pari a 10 µg/mc. Come Siracusa anche Caltanissetta, Verbania e Brindisi. Va peggio, in Sicilia, per Palermo (35µg/mc) e Catania (34µg/mc).
Il lavoro di Legambiente quest’anno non si è limitato solo all’elaborazione dei dati registrati dalle centraline nel 2022 ma anche al loro confronto con i valori del decennio 2011-2021 registrati grazie all’indagine di Legambiente Ecosistema Urbano, all’analisi del loro trend di variazione (generalmente in diminuzione) e al calcolo della percentuale di diminuzione necessaria sia per soddisfare il limite normativo imposto dalla nuova normativa sia il limite OMS.
Mediamente ogni anno (dal 2011 al 2021) la concentrazione di NO2 nelle città italiane si è ridotta solamente del 3%. Anche le città che, come Siracusa, attualmente si avvicinano maggiormente al limite OMS (NO2 minore o uguale a 10 µg/mc) devono impegnarsi per diminuire le concentrazioni. Prendendo come esempio proprio il capoluogo aretuseo (con 15 µg/mc), nell’ultimo decennio ha registrato tasso di diminuzione del 4%. Mantenendo questo trend, non riuscirebbe nei prossimi sette anni a rientrare nei limiti OMS.
Per quel che riguarda le polveri sottili (pm10 e p2,5) Siracusa è terza in Sicilia dietro Palermo e Catania. Nell’ultimo decennio registrata una contrazione del 9%. Ma per arrivare a rispettare nel 2030 i nuovi limiti, bisogna arrivare ad un -17% apparentemente fuori portata.
Secondo l’associazione ambientalista, allora, “serve un impegno maggiore e costante che con urgenza sia incentrato a migliorare con costanza la qualità dell’aria e a garantire la salute e il benessere dei cittadini”.

foto da Legambiente.it

 

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