Spacciavano dai domiciliari, i Carabinieri li spediscono in carcere: trovate anche armi

 Spacciavano dai domiciliari, i Carabinieri li spediscono in carcere: trovate anche armi

Due pregiudicati siracusani di 49 e 23 anni sono stati arrestati in flagranza di reato dai Carabinieri. Nonostante fossero entrambi agli arresti domiciliari, in regime cautelare, avrebbero – secondo l’accusa – continuato a spacciare.
I carabinieri spiegano che i due uomini avrebbero ricevuto i clienti quasi quotidianamente ed inoltre sarebbero evasi più volte per andare a rifornirsi. Le indagini sono culminate con le perquisizioni effettuate con il supporto dei cinofili che hanno rinvenuto subito lo stupefacente presente nelle abitazioni.
Recuperate decine di dosi di vari tipi di sostanze stupefacenti, per un totale di 20 grammi di marijuana, 10 grammi di cocaina, 5 grammi di crack ed alcune dosi di hashish. Sono stati altresì sequestrati 300 euro circa in banconote di piccolo taglio, ritenuti provento di attività di spaccio, unitamente ad un bilancino di precisione e tutto il materiale necessario per il taglio ed il confezionamento delle dosi.
Il dettaglio più allarmante è però quello che uno degli spacciatori era armato: nella sua abitazione sono state infatti rinvenute 2 pistole detenute illegalmente, una calibro 7,65 ed una calibro 9, entrambe con matricola abrasa, perfettamente funzionanti e complete di caricatore e munizioni, le quali dopo essere state sequestrate saranno inviate al Ris di Messina per gli accertamenti del caso. Data la pericolosità dei due soggetti e l’alta propensione a delinquere sono stati entrambi associati alla casa circondariale “Cavadonna”.

 

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