• Specie rare nidificano alle Saline di Priolo: il Moriglione e il Gruccione ospiti graditi

    Dopo la grande paura delle scorse settimane dovuta al vasto incendio di sabato 5 agosto, che ha sfiorato
    la Riserva Naturale Saline di Priolo, è tempo di buone notizie per la Lipu, che gestisce il sito.

    Nella stagione riproduttiva appena terminata,infatti, 2 nuove specie si sono aggiunte al ricco elenco degli uccelli che sostano nell’area protetta, gestita dalla Lipu. Si arricchisce, così, la famiglia degli uccelli
    nidificanti della Riserva Naturale Saline di Priolo. Si tratta dell’ormai raro e localizzato Moriglione (Aythya ferina) e del coloratissimo Gruccione (Merops apiaster).
    Lo staff della Riserva, nell’ambito delle attività di controllo del territorio e del monitoraggio delle specie avifaunistiche, ha prima individuato un singolo esemplare maschio di Moriglione, cosa di per sé già anomala in quanto una tipica specie invernale, e qualche giorno dopo una
    femmina con 9 pulcini. Si tratta della prima nidificazione accertata della specie per l’area umida priolese. Attualmente il Moriglione è classificato come in declino, con stato di salute sfavorevole a livello continentale. In Sicilia, invece, la specie è fortemente localizzata, in non più di 2-3 siti, tanto da rendere la situazione incerta. La popolazione è caratterizzata da una grande instabilità. Anche in Italia la popolazione nidificante di Moriglione versa in cattivo stato di conservazione. Pur non essendo
    significativa a livello continentale, anche l’esigua popolazione italiana ha un certo valore per la conservazione della specie. Pertanto ogni singolo sito risulta di fondamentale importanza per la salvaguardia di questa anatra.
    La seconda e nuova specie di questa primavera 2023 è il Gruccione. Questo è tra i più colorati uccelli europei e per nidificare cerca pareti verticali dove sia semplice scavare il suo nido. Le coppie nidificanti
    in questa prima stagione sono almeno 2. Attualmente classificato come “depleted” (esaurito) nell’Unione Europea, il Gruccione mostra uno stato di conservazione sfavorevole anche a livello continentale. La popolazione italiana, invece, mostra una sostanziale stabilità nelle zone tradizionali di
    nidificazione.
    Il Gruccione nidifica in colonie della stessa specie che scavano profonde “gallerie” di oltre due metri su scarpate o direttamente a terra – dove sono deposte 4-7 uova sferiche.
    La Riserva Saline di Priolo, nonostante le ridotte dimensioni, ospita un
    elevato numero di specie nidificanti, molte delle quali di grande interesse conservazionistico.
    Ora è tempo di partire e gran parte degli esemplari che hanno passato la primavera e l’estate a Saline di
    Priolo sono prossimi a raggiungere il continente africano per passare l’inverno, mentre Saline di Priolo
    si appresta ad ospitare i migratori del nord Europa, nonché gli esemplari che decideranno di soffermarsi
    per i prossimi mesi nella piccola area protetta gestita dalla Lipu.

    Foto: Eleonora Sciuta

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