Spiagge libere, la protesta ha raggiunto Ortigia. Ombrelloni e striscioni per il mare libero
La protesta per gli accessi al mare vietati ha raggiunto anche Ortigia. Nel centro storico, ieri mattina, sit in e passeggiata sino a piazza Archimede, organizzata dal Comitato Siracusa Rialzati e dal Partito Comunista Italiano. Il ponte Santa Lucia è diventato il palcoscenico delle rivendicazioni con ombrelloni e striscioni che hanno dato colore e forma all’iniziativa voluta per riaffermare il diritto di accesso al mare, alle spiagge del litorale e alle aree demaniali costiere.
Rilanciata la richiesta di controlli ancora più puntuali, all’indomani della notizia di un cancello giudicato “non conforme” allo Sbarcadero, perchè impedisce l’accesso alla battigia in ogni stagione ed a qualsiasi ora. Alla Prefettura, intanto, inviata una sollecitazione per la convocazione di un tavolo tecnico, “per restituire alla cittadinanza il pieno utilizzo del litorale”.
Marco Gambuzza (PCI) ha intanto annunciato sviluppi significativi riguardo alla spiaggia compresa tra la Pillirina e il Minareto: un’area di proprietà comunale che da anni resta preclusa ai siracusani. Giorgio Nanì La Terra ha invece ricordato come Siracusa, pur essendo città di mare, viva oggi un paradosso: “È come se non fosse bagnata dal mare. Il mare è di tutti e chi ne impedisce la fruizione dovrà rispondere, inclusi coloro che hanno compiti di vigilanza e non intervengono”.














