Strade al buio dopo i furti di rame, avviati gli interventi di ripristino:si comincia dalla zona alta

 Strade al buio dopo i furti di rame, avviati gli interventi di ripristino:si comincia dalla zona alta

Cominciati ieri i lavori di ripristino degli impianti di illuminazione pubblica messi fuori uso dai furti di rame registrati negli ultimi mesi in città. Un grosso problema, che ha lasciato al buio intere zone, soprattutto nell’area della Pizzuta e di Grottasanta. Gli impianti danneggiati saranno progressivamente riparati, con interventi che, nelle previsioni avanzate dal Comune, dovrebbero durare circa un mese. Gli interventi sono partiti dalla zona alta della città e progressivamente si sposteranno verso la Mazzarrona e le vie colpite dal disservizio. Dopo l’arresto, a giugno, di un uomo ed una donna, di 24 e 48 anni, colti in flagrante dalla polizia mentre tranciavano cavi elettrici alla Pizzuta,intanto, il questore Roberto Pellicone ha disposto un servizio di controllo del territorio potenziato, soprattutto nei luoghi maggiormente presi di mira dai ladri. Non si tratta, infatti, soltanto di disagi logistici legati alla scarsa visibilità, ma delle conseguenze che l’assenza di un’adeguata illuminazione serale e notturna determina in termini di sicurezza, stradale e generale. Restano da affrontare, invece, le criticità legate alla sostituzione dei vecchi impianti con le nuove tecnologie a led. Il problema è stato sollevato in più occasioni e lo scorso luglio l’amministrazione comunale ha chiesto un confronto con la ditta che si occupa del servizio, alla ricerca di una soluzione che possa garantire al capoluogo una copertura migliore rispetto a quella attuale. Nelle scorse settimane, inoltre, sarebbero partite da Palazzo Vermexio diverse pec indirizzate proprio alla ditta che si è aggiudicata l’appalto. Le risposte non sarebbero inizialmente risultate esaustive. Per questo si è reso necessario un incontro, a cui ha partecipato anche il sindaco Francesco Italia, con i vertici dell’impresa per fare il punto della situazione. L’esigenza emersa è quella di incrementare il numero corpi illuminanti, che in alcune aree sarebbe necessario raddoppiare. Il tema è stato anche al centro di un consiglio comunale, nel corso del quale il responsabile del servizio, Maurizio Staferna ha parlato anche della necessità di sostituire 500 corpi illuminanti o più di 280 quadri, di intere zone in cui i cavi risultano usurati. La manutenzione straordinaria, tuttavia, non rientra nell’ambito dell’appalto di gestione. Dal punto di vista amministrativo, occorre poi fare i conti con le norme sull’inquinamento luminoso.

 

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