Targia, abbattuto il viadotto sono rimasti in piedi due tronconi: spiegato il motivo

 Targia, abbattuto il viadotto sono rimasti in piedi due tronconi: spiegato il motivo

C’è una precisa ragione tecnica dietro la scelta di mantenere le due spalle, di ingresso e di uscita, di quello che fu il viadotto di Targia. La campata principale ed i grandi piloni su cui poggiava, sono stati demoliti nei mesi scorsi chiudendo una lunga diatriba tra ricostruzione o abbattimento. Alla fine, la Regione ha stanziato le somme (poco meno di un milione di euro) per procedere con l’abbattimento, sentito il parere del Comune di Siracusa. E’ stata giustificata bastevole la bretella di Targia, senza necessità di programmare la ricostruzione del viadotto all’ingresso nord di Siracusa. Sin qui, non pare che gli automobilisti ne sentano la mancanza.
Ma non è passato inosservato il fatto che siano rimasti in piedi i due tratti, iniziale e finale, del vecchio viadotto. La loro demolizione non è mai stata presa in considerazione perchè tecnicamente impossibile: quei piloni sono fondamentali per la tenuta della struttura in terre armate su cui poggia la vicina bretella di Targia. Nel dettaglio, lì si scaricano le spinte dell’impianto realizzato per la costruzione della strada su cui si svolge ogni giorno il traffico in entrata ed uscita da e per Siracusa nord.
Discorso diverso è quello relativo al lato estetico: quei tronconi rimasti così non sono certo belli a vedersi. Si potrebbe immaginare di rifinirli con intonaco e guardrail di chiusura. Ed in effetti è un pensiero che anche i progettisti del Genio Civile hanno suggerito alla Regione, in fase di intervento. Se non vi fosse stata la spesa – inizialmente non prevista – per lo spostamento dei cavi che tengono Siracusa allacciata alla rete internet nazionale (tre passavano tutti per il viadotto, ndr), probabilmente sarebbe già stato concluso anche l’abbellimento dei due tronconi lasciati in piedi.

 

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