Troppe richieste, l'Asp di Siracusa "chiude" la porta a Zito

 Troppe richieste, l'Asp di Siracusa "chiude" la porta a Zito

Tra l’Azienda Sanitaria Proviniale di Siracusa ed il Movimento 5 Stelle non è mai corso buon sangue. Ricorderete l’apice dello scontro in occasione dei dati su una presunta recrudescenza di tubercolosi nel siracusano. La cordiale “antipatia” trova adesso la sua certificazione. Il direttore sanitario, Anselmo Madeddu, e il commissario Mario Zappia hanno inviato una lettera al deputato regionale pentastellato, Stefano Zito. Cinque pagine, redatte di concerto con i legali, per sottolineare come l’onorevole siracusano sarebbe responsabile di una “incessante, sistematica e senza precedenti sequenza di accesso atti, esercitata senza soluzione di continuità sin dal suo insediamento, che sta mettendo davvero a dura prova gli uffici, ormai impegnati da mesi in una estenuante ricerca di atti e di elaborazione dati”. Richieste così numerose e così frequenti da “intralciare le attività istituzionali ed il buon andamento della pubblica amministrazione”. Sul suo profilo facebook, Zito sceglie la via di una amara ironia: “ma se l’accesso agli atti non lo può fare un parlamentare della commissione Sanità, a chi sarebbe consentito? Chi dovrebbe controllare?”. E trova man forte nel presidente dell’Ars, Ardizzone: “il diritto di accesso diretto agli atti che spetta ai parlamentari va salvaguardato”, ha detto in aula. E qui sta il nodo. Perchè i responsabili Asp – che certo non sono sprovveduti – chiedono “un approfondimento giuridico intorno alla corretta applicazione dell’istituto di accesso agli atti”. Che Stefano Zito abbia richiesto decine e decine di atti non è un mistero. Tubercolosi, registro dei tumori, ma anche nomine di primari, elenchi di attrezzature non funzionanti e inutilizzate e chi più ne ha più ne metta. Non sempre le risposte – lascia intuire il parlamentare – sarebbero state immediate o complete. Uno degli ultimi solleciti sarebbe stato inviato in copia anche ai magistrati della procura siracusana. Una mossa che non è probabilmente piaciuta all’Asp che avrebbe così risposto chiudendosi a riccio, sentendosi frontalmente attaccata. Non manca la dietrologia – l’attività di controllo darebbe “fastidio”, sostiene qualcuno, senza specificare a chi o perchè – ma anche voci a sostegno dei dirigenti dell’Azienda Sanitaria. Un chiarimento e una cordiale stretta di mano vis a vis non sembrano proprio all’orizzonte.

Il video dell’intervento in Assemblea Regionale Siciliana di Stefano Zito.

 

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