Una fondazione per Siracusa Capitale della Cultura, 50mila euro dal Consiglio comunale

 Una fondazione per Siracusa Capitale della Cultura, 50mila euro dal Consiglio comunale

Cinquantamila euro per sostenere la candidatura di Siracusa a Capitale Europea della Cultura 2033, attraverso una costituenda Fondazione di partecipazione. Il Consiglio comunale ha approvato l’emendamento, presentato dal gruppo Insieme (Scimonelli, Rabbito, Vaccaro). Le risorse arrivano dalla tassa di soggiorno. Un’iniziativa, si legge nel testo dell’emendamento, con cui si vuole “consolidare il rango acquisito da Siracusa nel settore della cultura e della creatività, attrarre e valorizzare la creatività attraverso nuovi talenti ed investimenti, attuare un modello di cittadinanza culturale di dimensione europea fondato sulla co-creazione, coproduzione e condivisione di pratiche artistiche, di favorire l’inclusione sociale attraverso l’arte e la cultura, di promuovere l’innovazione sociale, tecnologica e culturale”.
La Fondazione di partecipazione “è un istituto di diritto privato che persegue uno scopo preciso, definito sin dalla sottoscrizione dell’atto costitutivo. Ne fanno parte soggetti pubblici e privati, tra cui il Comune di Siracusa, quale socio fondatore”, spiega Ivan Scimonelli, capogruppo di Insieme.
“La fondazione di partecipazione è per sua propria natura uno strumento adatto a favorire forme di progettazione partecipata ed ha caratteristiche tali da farne strumento funzionale per il perseguimento di interessi generali, particolarmente in un frangente politico caratterizzato da esigenze di riordino dei conti pubblici e da massicce operazioni di privatizzazione”, aggiunge Scimonelli.
Una forma di partenariato pubblico-privato “attraverso la quale le pubbliche amministrazioni si sono avvalse delle risorse e delle capacità gestionali dei privati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, limitandosi ad esercitare un controllo sul corretto perseguimento degli obiettivi sottesi”.
Siracusa aveva già tentato negli anni scorsi a candidarsi come Capitale Europea della Cultura 2019, senza riuscire ad entrare però nella short-list italiana. Da un paio d’anni, nuovi fermenti per preparare al meglio la candidatura 2033.

 

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