Siracusa. Variante della Bellezza: la spada di Damocle sul Comune e la corsa contro il tempo

 Siracusa. Variante della Bellezza: la spada di Damocle sul Comune e la corsa contro il tempo

Sembra farsi ulteriormente intricata la vicenda relativa alla Variante della Bellezza che, ancora una volta, il dirigente generale dell’assessorato regionale del Territorio e Ambiente, Salvatore Giglione ha “bocciato”, rispondendo alle contestazioni mosse dal Comune. Palazzo Vermexio deve dimostrare che la delibera adottata dal consiglio comunale di Siracusa, con cui si è anche impedita la realizzazione del resort di Elemata Maddalena alla Pillirina, sia legittima, nonostante priva di Vas (la valutazione ambientale strategica),in quanto volta alla tutela di un’area. In realtà palazzo Vermexio potrebbe avere commesso diversi errori, su diversi fronti, legati al merito ma anche al metodo (carenze formali). La Regione non riterrebbe che la Variante della Bellezza possa essere considerata soltanto di tutela. Al contrario, l’amministrazione comunale potrebbe avere compromesso, secondo il dirigente generale, il diritto allo sviluppo economico e sociale legato alla domanda edilizia e non solo nella fascia costiera per cui è partito l’iter che potrebbe portare a breve all’istituzione della riserva terrestre. Dagli uffici palermitani partirebbe la sollecitazione a non compiere scelte che non tengano conto dell’interesse collettivo, considerato a 360 gradi. Considerazioni che l’amministrazione comunale di Siracusa non reputa adeguate, anche se potrebbe essere difficile individuare una strategia che possa far valere quelle che palazzo Vermexio ritiene siano le proprie ragioni. Anche in questo caso si tratta di una corsa contro il tempo. Giglione concede al Comune dieci giorni di tempo (quindi entro i primi di luglio) per le proprie osservazioni e i documenti necessario per comprovare quanto sarà dichiarato.

 

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