Vendere proprietà inutili o onerose, ok del Consiglio a Piano e Regolamento alienazioni

 Vendere proprietà inutili o onerose, ok del Consiglio a Piano e Regolamento alienazioni

In Consiglio comunale luce verde per il “Piano delle alienazioni” e per il “Regolamento per l’alienazione del suo patrimonio immobiliare”. Il primo è un provvedimento che ogni anno accompagna l’approvazione del Bilancio. Il Regolamento, invece, di cui il Comune di Siracusa era sprovvisto, è composto da 30 articoli, suddivisi in 4 capi, e punta a rendere trasparente e snella la procedura che, partendo dal piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari proposto dalla giunta, passa poi al Consiglio per l’approvazione finale.
Rispetto al testo originario, proposto dal consigliere Laura Spataro, il Piano è stato modificato con emendamenti migliorativi della I Commissione consiliare, illustrati in aula dal suo presidente, Giuseppe Impallomeni. “Improntato a criteri di trasparenza e pubblicità lo strumento- ha detto tra l’altro Impallomeni- rende altresì più snelle le procedure di alienazione garantendo le scelte più convenienti per l’Amministrazione”.
I beni alienabili saranno quelli a bassa redditività o a gestione e manutenzione particolarmente onerose, quelli non ubicati sul territorio comunale, e comunque quelle aree per le quali l’Ente non ha più interesse. Dopo una perizia di stima e, solo eccezionalmente (con motivata delibera del Consiglio a maggioranza assoluta), potranno essere venduti a prezzo non di mercato.
Il Piano potrà essere modificato se cambia la classificazione di un bene ed è prevista la possibilità per il Consiglio comunale di procedere autonomamente alla vendita di un immobile.
Quanto al regolamento, nella parte generale prevede come possibilità di vendita l’asta pubblica, la trattativa privata preceduta da gara ufficiosa (nei casi di asta deserta o di bene di valore inferiore a 100mila euro) e la permuta. Inoltre prevede la possibilità della cessione del bene in cambio di opere pubbliche. I beni di interesse storico ed artistico possono essere ceduti a condizione del rispetto di tutte le specifiche autorizzazioni alla vendita o di deliberazione del Consiglio comunale; su quelli frutto di esproprio, il vecchio proprietario può far valere il diritto di prelazione se non vi sono condizioni ostative.
L’atto regolamenta infine le modalità di gara, i criteri di aggiudicazione, le garanzie, e tutta la disciplina relativa alle procedure di alienazione dei beni. Nel Regolamento sono anche contenuti i criteri da osservare per la perizia del bene e la sua valutazione, mentre il pagamento dovrà avvenire alla firma del contratto o comunque entro 120 giorni dall’acquisto.

 

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