Versalis, siglato protocollo a Roma per il futuro di Priolo, Ragusa e Brindisi

 Versalis, siglato protocollo a Roma per il futuro di Priolo, Ragusa e Brindisi

Al Ministero delle Imprese e del Made in Italy incontro, questo pomeriggio, tra il Governo, Versalis, le organizzazioni sindacali, le Regioni e gli enti locali interessati al grande piano di riconversione. Al termine, è stato sottoscritto un protocollo che conferma un investimento di 2 miliardi di euro destinato ai siti industriali di Priolo, Ragusa e Brindisi. Non ha aderito all’accordo la CGIL, con la Filctem impegnata in un presidio di protesta all’esterno, contro la chiusura della chimica di base in Italia.
“Il protocollo si fonda su tre pilastri essenziali per il futuro del settore e del territorio”, spiega il segretario della Femca Cisl Siracusa, Sandro Tripoli. “Il primo è la sostenibilità sociale, con impegni precisi sulla salvaguardia occupazionale del personale diretto e dell’indotto, senza ricorso a strumenti traumatici. Il secondo, la sostenibilità ambientale con lo sviluppo di nuove piattaforme biochimiche e avanzate per ridurre l’impatto ecologico e promuovere il riciclo; infine sostenibilità economica, con garanzie sui tempi di realizzazione e sulla solidità degli investimenti”.
Soddisfatto anche il segretario della Uiltec Sicilia, Andrea Bottaro. “L’incontro al MIMIT sulla vertenza Versalis segna un momento cruciale per il futuro dei poli petrolchimici di Priolo e Ragusa. La firma del protocollo, che ha ottenuto il suggello del Governo, offre garanzie importanti: il mantenimento dei livelli occupazionali, l’avvio delle nuove attività entro il 2028 e la continuità della fornitura dei prodotti alle aziende integrate”.
Tra le misure più rilevanti previste nel piano di trasformazione per Priolo c’è la realizzazione della bioraffineria, lo sviluppo del riciclo chimico e il completamento del progetto HOOP. A Brindisi l’avvio degli accumuli stazionari e il consolidamento delle filiere legate alla transizione energetica. A Ragusa un impianto agri-hub per la produzione di oli vegetali con cui alimentare le bioraffinerie di Priolo e Gela, provenienti da coltivazioni locali appositamente predisposte su terreni degradati o in rotazione con le colture alimentari e valorizzazione del panello di estrazione per la filiera zootecnica. Confermato a Ragusa anche un centro sperimentale di riciclo meccanico avanzato delle plastiche, utilizzando diverse tecnologie e finalizzato sia al recupero delle plastiche riciclabili di diversa natura (inclusa quella alimentare) che alla messa a disposizione della parte non riciclabile per via meccanica all’impianto di riciclo chimico che verrà realizzato a Priolo. Previsto anche un centro di competenza per l’alta formazione in ambito manutenzione e tematiche HSE e di contract administration al servizio delle attività industriali di Eni in Italia e all’estero.
“La creazione di una cabina di regia rappresenta un elemento chiave per monitorare l’avanzamento del cronoprogramma e assicurare il rispetto degli impegni presi. E’ un percorso complesso, che richiederà il massimo impegno da parte di tutte le parti coinvolte”, sottolinea ancora Bottaro. “Abbiamo inoltre ribadito la necessità di un intervento del Governo per sostenere l’area industriale siracusana, già in difficoltà”.
Per Sandro Tripoli (Cisl) “si tratta di un passaggio cruciale per il futuro dell’industria chimica in Italia. Il sindacato – prosegue – continuerà a vigilare affinché gli impegni assunti si traducano in azioni concrete garantendo occupazione innovazione e sostenibilità”.
L’attenzione infatti ora si sposta sui territori. “E sarà fondamentale entrare nel dettaglio dei singoli progetti e vigilare affinché la riconversione industriale, con un orientamento sempre più green, possa concretizzarsi senza intoppi”, avverte Andrea Bottaro (Uiltec Sicilia). “Adesso è importante che gli attori istituzionali del territorio, e tutti i soggetti interessati, facciano squadra per gestire questa situazione. Bisogna snellire l’iter autorizzativo per raggiungere gli obbiettivi del mantenimento occupazionale. L’auspicio è che l’intervento del governo stimoli le altre aziende del territorio a elaborare piani di prospettiva. Partendo dalla raffineria Isab – dice Bottaro – in cui il governo ha gli strumenti per intervenire. Stesso discorso anche per la Sasol, che non può pensare di affrontare il futuro solamente tagliando i posti di lavoro. La firma di oggi dà il via ad una fase nuova che, se ben gestita, può garantire il lavoro e lo sviluppo della provincia aretusea. Se tutto ciò non avverrà, partirà un inesorabile declino ed un colpo mortale all’economia siracusana”, il monito del segretario regionale della Uiltec.
Nora Garofalo, segretario nazionale Femca Cisl, saluta con favore la chiusura dell’intesa. “Dopo sei mesi di intenso confronto con Eni, tavoli politici e tecnici, abbiamo firmato convintamente il protocollo d’intesa sul piano di trasformazione Versalis, perché siano salvaguardate l’intensità industriale e occupazionale dei siti produttivi di Brindisi, Priolo e Ragusa. Ora è necessario che il progetto vada avanti e che si attivino tutti i tavoli previsti dal protocollo per il monitoraggio e il governo di tutte le fasi della riconversione. Ringraziamo il ministro Urso per aver accompagnato tutto il percorso, facendosi garante dell’attuazione del protocollo anche per favorire gli iter autorizzativi dei nuovi progetti industriali”.

 

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