Verso le elezioni: il PD prende tempo e tratta su altri fronti, si stanca l'(ex) alleato M5S

 Verso le elezioni: il PD prende tempo e tratta su altri fronti, si stanca l'(ex) alleato M5S

Si raffreddano i rapporti tra Partito Democratico e M5S di Siracusa. Dopo settimane di incontri e la definizioni di una strategia comune per lavorare ad una candidatura del campo progressista, il gioco a guadagnare tempo del Pd rischia di far saltare gli equilibri di coalizione. Anzi, parlare di una coalizione Pd-M5S oggi sembra vero lavoro di fantasia a Siracusa. Con buona pace del senatore Antonio Nicita e del segretario cittadino Santino Romano che avevano guidato l’avvicinamento e la nascita dell’intesa giallo-rossa. Ma si sa, il Partito Democratico è spesso ostaggio di logiche e dinamiche interne che hanno portato a “bruciare” due candidature: quella di Renata Giunta prima e quella di Antonio Ferrarini adesso.
In base agli accordi con gli alleati, ieri sera la direzione cittadina del Partito Democratico avrebbe dovuto dare il via libera alla candidatura di Ferrarini. Ma, in realtà, la riunione si è chiusa con un documento che di fatto guadagna tempo senza prendere alcuna decisione. Una mossa attendista – in attesa anche di vedere cosa farà la destra – che ha indisposto il M5S e Lealtà&Condivisione. Queste due forze potrebbero decidere di procedere con il loro progetto, con una nuova candidatura da lanciare la prossima settimana, mettendo alla porta il Pd. Quest’ultimo sembrerebbe attratto dalla possibilità di allargare la coalizione anche ad Officina Civica, il progetto di Giancarlo Garozzo ispirato al civismo ma che pesca trasversalmente tra esponenti del centrodestra e del centrosinistra siracusano.
Per il Partito Democratico si apre una nuova stagione confusa, con gli elettori spiazzati. Non mancano le critiche interne e infatti non tutti hanno firmato il documento con cui si è chiusa ieri la direzione cittadinata. Tra questi, Alessandro Acquaviva. “E un’operazione in controtendenza rispetto alle indicazioni chiare che ci sono arrivate dalla base che si è espressa per la segreteria di Elly Schlein”, lamenta Acquaviva.
Al termine della direzione cittadina, diramata una nota alla stampa. Ed il contenuto ha fatto infuriare gli alleati, soprattutto in un passaggio: “Nel prendere atto dei profili e dei nominativi di alta qualità, per la possibile squadra (sindaco/a e assessori/e), fin qui emersi dal confronto avviato dentro la coalizione, il Partito democratico di Siracusa è pronto a scegliere assieme agli alleati, con criteri e modalità condivisi, e nel più breve tempo possibile, quale sindaco/a e quale squadra di assessori/e saranno capaci di mobilitare al massimo grado l’entusiasmo dei rispettivi elettorati di riferimento e, ove possibile, di allargare il consenso anche ad altre realtà civiche. La direzione comunale rimane convocata in modo da pervenire nel tempo più celere alle
determinazioni finali”. Una non decisione, con una imprevista apertura per “allargare il consenso” oltre alla coalizione già definita su cui rischia di saltare la neonata intesa gialloverde.

 

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