Verso le elezioni. Piscitello (Confcommercio): “Poche idee mentre Siracusa è sempre più ai margini”

 Verso le elezioni. Piscitello (Confcommercio): “Poche idee mentre Siracusa è sempre più ai margini”

Le prime settimane di campagna elettorale non sembrano aver appassionato il territorio. Al punto che il presidente di ConfCommercio Siracusa, Elio Piscitello, si dice “profondamente deluso”. Una posizione tranchant ma che va motivata. “Sino ad ora, ho sentito parlare solo di temi nazionali. E si ripete quello che dicono i leader di partito. Non solo, è una campagna ‘contro’, uno contro l’altro. In sintesi, povera di idee. Ed il fatto che, a livello locale, si parli poco dei temi del territorio mi rende ancora più deluso”.
Secondo il presidente di una delle più rappresentative associazioni di categoria, “la zona industriale è poco presente nell’agenda dei nostri candidati. Forse ha stancato l’opinione pubblica, ma è un tema fondamentale con tutto quello che sta succedendo. Senza tacere che è primario per la tenuta economica della provincia”. Le soluzioni su transizione, nuove produzioni, la paura per l’embargo al petrolio russo “non passano dalla provincia, ma non per questo il tema può scomparire nel dibattito pubblico”.
Elio Piscitello tira poi le orecchie ai partiti sul metodo di scelta dei candidati. “Non mi è piaciuto. Molti non vivono il territorio e, se eletti, non lo rappresenteranno…”. Ma il vero nodo è la marginalizzazione di Siracusa, scavalcata nelle scelte di programmazione. “Siamo una provincia profondamente divisa, su ogni tema. Non ci tiene uniti nulla, qualsiasi questione ci vede spaccati in 5 o 6 posizioni diverse. Ed abbiamo una classe dirigente, incluse noi associazioni di categoria, che si sta mostrando incapace. Non abbiamo compreso il cambiamento in atto, purtroppo dettato dalla crisi. Intanto, Siracusa rischia di scendere sotto i 110mila abitanti. E non vedo discutere delle ragioni di questa profonda crisi. Mancano politiche di sviluppo, non si parla di rigenerazione urbana, di commercio, di quale sia la linea di crescita di questa città”, elenca il presidente di ConfCommercio.
“Faccio un esempio: negli anni 60 una classe politica che ha commesso tanti errori ha però immaginato una linea di sviluppo, quella industriale. Per trent’anni ha portato benessere, misto ad alcuni guai che non dobbiamo sottacere. Oggi cosa si immagina per i prossimi 30 anni?”. E segue qualche secondo di silenzio. “Non siamo capaci di metterci seduti attorno ad un tavolo per creare un laboratorio di idee e di progetti. E soprattutto non siamo capaci di portarli avanti fino a realizzazione. O ci siamo arresi o non siamo capaci. La verità? Ci vuole coraggio. Attaccare l’avversario è facile”, ma serve altro per crescere e andare avanti, lascia intendere Piscitello. “Chi ha capacità qualificate, deve scendere in campo e occuparsi delle problematiche della provincia. Altrimenti, siamo destinati a un declino irreversibile. Se i nostri rappresentati, invece, lavoreranno insieme sui temi centrali per Siracusa, a Roma come a Palermo, avremmo una forza maggiore laddove le nostre divisioni fanno invece il gioco degli ‘altri'”.

 

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