Zone Franche Montane, è il momento del rilancio per sei Comuni degli Iblei

 Zone Franche Montane, è il momento del rilancio per sei Comuni degli Iblei

(c.s.) La sala consiliare del comune di Palazzolo Acreide riusciva a contenere a stento nella giornata di ieri, sabato 27 gennaio, i numerosi partecipanti all’incontro, organizzato da CNA Siracusa, dedicato alla legge regionale sulle Zone Franche Montane.
Dopo i saluti di Nina Tanasi, presidente comunale di CNA Palazzolo Acreide, il vicesegretario provinciale di CNA Siracusa Gianpaolo Miceli ha introdotto Vincenzo Parlato, sindaco di Sortino e presidente dell’Unione dei Comuni degli Iblei che ha ricordato quanto alcuni dei mestieri storici legati a queste zone siano a rischio estinzione a causa delle oggettive difficoltà di natura infrastrutturale, fiscale o anche per l’eccessivo spopolamento che impedisce di fatto il ricambio generazionale.
Nella sua relazione iniziale, Gianpaolo Miceli ha posto l’accento sulla necessità di passare, dopo anni di parole, ai fatti attraverso l’unico strumento efficace e cioè quello legislativo.
La legge sulle Zone Franche Montante, ha ricordato ancora Miceli, è nata nella precedente legislatura anche grazie al lavoro dell’ex parlamentare regionale Bruno Marziano; bloccata in commissione a causa di alcune incongruenze nel testo (ricordate in un suo intervento da Vincenzo Vinciullo), oggi è stata riproposta a firma dell’onorevole Barbagallo. La legge sarà però finalmente emendata e quindi potrebbe avere, almeno sulla carta, il via libera definitivo.
Tanti sono i settori, ha ricordato ancora Gianpaolo Miceli, sui quali si può e si deve far leva per il rilancio della zona montana: i prodotti d’eccellenza enogastronomici ad esempio, ma anche il turismo esperienziale, settore su cui CNA Siracusa sta puntando moltissimo.
Miceli ha infine enfatizzato la necessità di “parlarsi”, di comunicare e di coordinare gli sforzi da fare a favore del territorio, un impegno che non può escludere nessuna delle parti sociali e politiche presenti.
Tutti i parlamentari intervenuti hanno dato un giudizio positivo e un impegno concreto all’approvazione della norma, una volta corrette le incongruenze, a cominciare da Giovanni Cafeo, cofirmatario del disegno di legge, dalla rappresentanza del Movimento 5 Stelle all’Ars, Giorgio Pasqua e Stefano Zito, supportati anche dall’onorevole nazionale Maria Marzana, finendo poi con Rossana Cannata, esponente della maggioranza di governo regionale.
L’assessore regionale all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea Edy Bandiera, ha voluto ricordare che il Governo regionale non attende con le mani in mano l’esito della legge ma nel frattempo sta già preparando provvedimenti a tutela del territorio siciliano, a cominciare dall’istituzione di un marchio di qualità legato alla Sicilia. Ma Edy Bandiera ha voluto sottolineare come dal suo assessorato, a cui competeranno gran parte dei decreti attuativi della legge sulle Zone Franche Montante, ma in generale da tutto il Governo non mancherà il sostegno a questa legge.
Un rarissimo caso di unanimità di pareri dunque che supera ogni divisione politica ed attua, finalmente, quella voglia di riscatto di un territorio che non può non passare dalla comunione di intenti dei suoi rappresentanti.

Hanno poi partecipato al dibattito Paolo Sanzaro, segretario provinciale della CISL il cui intervento, iniziato raccontando i molti dubbi e perplessità prima di decidere di partecipare all’incontro, è diventato ancora una volta un grido di allarme verso questo territorio, con l’incitamento finale al coinvolgimento di tutti per provare a far partire la ripresa; e Massimo Franco, vicepresidente di Confagricoltura Sicilia che nel suo breve discorso ha espresso l’auspicio di far tornare i tanti giovani trasferiti al nord o all’estero in questi territori, per dare con il loro contributo freschezza e sviluppo.
Presenti in sala anche Pippo Gianninoto, segretario provinciale della CNA Siracusa, Paolo Gallo, segretario Filca CISL Siracusa/Ragusa, Mario Malignaggi della CGIL pensionati, Salvatore Tanasi della UIL di Palazzolo Acreide oltre ai sindaci di Palazzolo Acreide, Carlo Scibetta, di Buccheri, Alessandro Caiazzo, Nellino Carbè sindaco di Buscemi, Michelangelo Giansiracusa, Primo Cittadino di Ferla e la vicepresidente del Consiglio Comunale di Canicattini Mariangela Scirpo.

 

Potrebbe interessarti