Rosolini. Dal lembo sud d'Europa un deciso atto di risoluzione per i Marò italiani in India

 Rosolini. Dal lembo sud d'Europa un deciso atto di risoluzione per i Marò italiani in India

Un arbitrato internazionale sul caso dei marò italiani detenuti in India. L’idea è partita da Rosolini alcune settimane fa,  quando dall’amministrazione comunale hanno lanciato l’iniziativa. E in poco tempo,  sono stati poco più di trenta i Comuni italiani che hanno seguito l’esempio di Rosolini. Una mobilitazione concreta a poche ore dal giudizio della Corte Suprema indiana, atteso per lunedì.
La proposta di delibera campeggia sull’homepage del sito istituzionale del piccolo comune del siracusano. “Riportiamo i nostri Marò in Italia” si legge nel box in evidenza a centro pagina, sotto la testata. Poi la foto dei due fucilieri, la notizia dell’adozione da parte del Comune di una mozione mozione di risoluzione e il link per leggere la mozione che tanto è piaciuta in Italia, al punto che già una trentina di amministrazioni locali hanno seguito l’esempio di Rosolini. Un piccolo gesto di solidarietà, fors’anche più deciso di quelli messi in campo dal Governo.
Oggetto della delibera: “Violazione delle norme di diritto internazionale da parte dell’India in merito alla privazione della libertà personale dei fucilieri di Marina del Battaglione San Marco, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Proposta di sollecitare l’interessamento del Governo italiano, dei Ministeri degli Esteri dei paesi membri UE, della Commissione Europea, del Parlamento Europeo, del Dipartimento di Stato USA, e delle Nazioni Unite per il ripristino del diritto internazionale e la realizzazione di un Arbitrato internazionale per dirimere la controversia tra Italia ed India”.  L’assessore alla cultura, Salvatore Latino, ricorda che “l’attivazione dell’Arbitrato è obbligatoria,  ai sensi della Convenzione ONU sul Diritto del Mare”. Un atto di indirizzo politico che dall’estremo sud dell’Europa, Rosolini, guarda dritto al cuore dell’Ue, delle Nazioni Unite e degli Usa. Essendo un atto di carattere internazionale, è stato prodotto in doppia lingua (italiana ed inglese), anche per consentire che qualche solerte funzionario europeo si prenda la briga di dare una letta. Non manca in rete l’ironia. Sulla pagina Facebook di “Rosolini al Centro”, il commento è sarcastico: ” L’India, con l’atto deliberativo della Giunta Comunale di Rosolini, è stata messa all’angolo. Aspettate che fra poco arriva ‘Salvo de Mistura’ e vi riporta a casa”.

 

Potrebbe interessarti