Energia solare del sud trasferita a nord, il piano Terna. Da Priolo parte la Ionian Link

 Energia solare del sud trasferita a nord, il piano Terna. Da Priolo parte la Ionian Link

Terna ha presentato il piano di sviluppo 2023 della rete elettrica nazionale. Oltre 21 milioni di euro di investimenti in dieci anni, con un incremento del 17% rispetto al precedente piano. L’obiettivo è quello di accelerare la transizione ecologia con la garanzia, però, di assicurare al Paese una sicurezza energetica che non può non passare dalla necessità di ridurre la dipendenza dalle fonti di approvvigionamento estere.
Anche per questo è stato presentato il progetto Hypergrid: 11 miliardi di euro per cinque nuove dorsali elettriche che consentiranno di raddoppiare la capacità di scambio da sud verso nord. Questa rete è la principale novità del piano di sviluppo di Terna. Sfrutterà le tecnologie della trasmissione dell’energia in corrente continua (HVDC, High Voltage Direct Current) per raggiungere gli obiettivi di transizione e sicurezza energetica. In aggiunta agli interventi di sviluppo già previsti, Terna ha pianificato cinque nuove dorsali elettriche, funzionali all’integrazione di capacità rinnovabile, per un valore complessivo di circa 11 miliardi di euro. Nelle cinque del progetto Hypergrid rientra anche la dorsale Ionica-Tirrenica. Collegherà la Sicilia ionica al Lazio e si comporrà di due tratte: l’HVDC Ionian Link, da Priolo (Siracusa) a Rossano (Cosenza) e l’HVDC Rossano – Montecorvino (Salerno) – Latina, attraverso un collegamento complessivo di oltre 800 km. L’HVDC Ionian Link consiste in un nuovo collegamento di 1000 MW di potenza per favorire la trasmissione dell’energia rinnovabile tra Sicilia e Calabria. Il tratto sottomarino tra Montecorvino e Latina servirà invece per trasportare l’energia rinnovabile dal Sud verso le aree del Centro. La linea Rossano-Montecorvino sfrutterà elettrodotti esistenti. La dorsale creerà un ulteriore collegamento dalla Sicilia alla Penisola, in sinergia con gli altri interventi già pianificati. Per le stazioni di conversione si prediligeranno siti industriali dismessi, in un’ottica di maggiore sostenibilità e sinergia con asset esistenti. Complessivamente, l’investimento previsto per la dorsale Ionica-Tirrenica è di circa 4,1 miliardi di euro.

 

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