Nuova rete ospedaliera, Nicita (Pd) scrive a Calderone: “No a ipotesi di riduzione”

 Nuova rete ospedaliera, Nicita (Pd) scrive a Calderone: “No a ipotesi di riduzione”

Approda in commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità la questione legata alla rimodulazione della rete ospedaliera in Sicilia.
Una richiesta di informazioni e chiarimenti sulla nuova rete ospedaliera regionale “in merito alle scelte penalizzanti per la provincia di Siracusa” e “chiarimenti urgenti sul futuro nuovo ospedale”. E’ stata presentata dal senatore Antonio Nicita, Vice Presidente Gruppo Partito Democratico – IDP Senato al Presidente della Commissione,Tommaso Calderone.
“Numerose – spiega Nicita- le criticità emerse nella bozza della nuova rete ospedaliera regionale, recentemente presentata alla Conferenza dei sindaci della provincia di Siracusa. Il documento, così come strutturato, appare non solo incompleto e sbilanciato, ma soprattutto lesivo del diritto alla salute dei cittadini.
Il piano-prosegue il senatore del Pd- anziché rafforzare i presidi sanitari di un territorio già sottodimensionato, prevede un taglio netto di 25 posti letto per acuti – riduzione, peraltro, in contrasto con quanto previsto dalle autorità sanitarie della provincia di Siracusa – a fronte di un incremento insufficiente di soli 8 posti per post-acuti, determinando un saldo fortemente negativo. Una scelta che appare tanto più grave se si considera il contesto già critico della sanità nella provincia: carenza cronica di personale, lunghe liste d’attesa, fuga di pazienti verso le province vicine, chiusura di servizi territoriali essenziali, riduzione progressiva di posti letto negli ultimi anni”.
Nicita entra nel dettaglio delle criticità citate.
“L’ospedale di Lentini, uno dei presidi più strategici per l’intera zona nord della provincia, subisce la perdita di ben 22 posti letto per acuti-prosegue Nicita- compresa la completa soppressione del reparto di geriatria. In cambio, si prevede un incremento di appena 2 posti letto per riabilitazione: un saldo gravemente penalizzante, che avrà conseguenze dirette sulla mobilità passiva verso Catania. Avola perderà 13 posti letto per acuti; Noto vedrà sì un aumento di 8 posti in day hospital, ma al prezzo del taglio di 8 posti in riabilitazione. Particolarmente incomprensibile e dannosa è la decisione di penalizzare l’Ortopedia- Traumatologia di Noto, reparto riconosciuto da Agenas tra le eccellenze nazionali per volumi e qualità della chirurgia protesica. Con 14 posti letto attivi (12 ordinari + 2 DH), oltre 1.000 interventi l’anno e una mobilità attiva in crescita, rappresenta un modello virtuoso da valorizzare, non da depotenziare. Chiediamo che questo reparto venga mantenuto e potenziato, e non ridimensionato, come ipotizzato nella bozza.Il Muscatello di Augusta guadagna 10 posti in geriatria, ma ne perde 4 complessivamente tra ORL e oncologia, con un saldo comunque modesto rispetto alle esigenze dell’area industriale e ad alto impatto ambientale in cui è inserito. All’ospedale Umberto I di Siracusa, il previsto aumento da 38 a 44 posti letto in terapia intensiva è positivo, ma viene in parte vanificato dalla soppressione di 16 posti di terapia semintensiva attivati durante l’emergenza Covid. Anche in questo caso, il bilancio complessivo è ambiguo e privo di copertura funzionale in termini di personale.
Si tratta di una ipotesi -fa presente ancora il senatore del Partito Democratico- che non risulta essere stata avanzata, peraltro, dall’ASP di Siracusa. Inoltre, questo scenario non tiene conto del complesso dei posti letto non attivati rispetto al precedente piano.
Appare del tutto evidente che il territorio della provincia di Siracusa rischia di subire un depauperamento complessivo dei servizi ospedalieri, senza alcuna reale contropartita operativa nel breve periodo, in attesa che si avvii la costruzione del nuovo ospedale che richiederà un tempo sufficientemente lungo per poter rientrare oggi, credibilmente, nella pianificazione dei fabbisogni. Sebbene nella bozza si confermi la volontà di realizzare un DEA di II livello, non risulta ancora formalizzata l’autorizzazione definitiva, né sono state rese pubbliche le tappe reali del cronoprogramma. Le dichiarazioni finora raccolte parlano genericamente di tempi stimati non inferiori a 5-6 anni. Una tempistica che, nel frattempo, non giustifica tagli immediati e irreversibili ai presidi esistenti”.Alla presidenza della Regione Siciliana, Nicita chiede il ritiro di ogni ipotesi di “riduzione di posti letto e di depotenziamento dei reparti strategici nella provincia di Siracusa, con particolare riferimento all’Ortopedia-Traumatologia di Noto e alla geriatria di Lentini, anche alla luce del fatto che il benchmark di riferimento andrebbe valutato non già rispetto all’attuale, e deficitaria, offerta di prestazioni, quanto piuttosto rispetto all’offerta potenziale del vecchio piano che include prestazioni e posti letto mai attivati;la pubblicazione trasparente del cronoprogramma ufficiale del nuovo ospedale di Siracusa, con indicazione chiara delle risorse stanziate, delle fasi progettuali, delle tempistiche di realizzazione e delle garanzie di attuazione”. Nicita chiede anche una “revisione complessiva della bozza di rete ospedaliera regionale, che tenga conto delle reali esigenze epidemiologiche, demografiche e territoriali della provincia di Siracusa e l’ascolto e il coinvolgimento effettivo e strutturato dei sindaci, dei deputati regionali del territorio e degli operatori sanitari nelle scelte che riguardano la salute pubblica e l’organizzazione ospedaliera territoriale della provincia”.

 

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