Turismo. “Crescita senza benessere, finito il boom?”: lo studio del Comitato dei residenti
Un focus sul settore turistico basato su un’analisi condotta sugli ultimi dieci anni. Il Comitato Ortigia Cittadinanza Resistente ha condotto uno studio sull’economia siracusana e invita le istituzioni ad aprire “un confronto serio ed informato” sul tema. Il portavoce dei residenti, Davide Biondini parte da alcune considerazioni. “Negli ultimi anni -ricorda- Siracusa ha vissuto due forti ondate di espansione turistica. Ma mentre aumentavano gli arrivi, il benessere collettivo non cresceva. Lo studio del Comitato mette in luce questo paradosso: tra il 2015 e il 2025 la spesa turistica è cresciuta nominalmente del 46%, ma quella reale, al netto dell’inflazione, solo del 14%. La differenza è stata assorbita da un’inflazione locale più elevata della media nazionale e da una dispersione sistematica di valore verso piattaforme di prenotazione online e compagnie aeree”. In altre parole, secondo l’analisi del comitato, “il potere d’acquisto delle famiglie siracusane, colpito da un’inflazione più rapida della media regionale, si è ridotto. Solo nel 2025 la perdita stimata è di 579 euro annui per nucleo. I salari reali restano in calo: –8% rispetto ai livelli pre-shock inflazionistico del 2021. Le conseguenze si vedono nel tessuto economico e sociale: dal 2023 al 2025 molte imprese turistiche locali, soprattutto piccole, hanno visto restringersi i margini e sono state costrette a competere sul prezzo invece che sulla qualità. Il mercato del lavoro turistico resta fragile, segnato da stagionalità, precarietà e bassi livelli di specializzazione”. Il comitato ha condotto anche un’analisi delle recensioni online rilasciate dai turisti, che oltre a magnificare “le bellezze del luogo e l’accoglienza, lasciano emergere giudizi sempre più critici: servizi carenti, igiene urbana inadeguata, parcheggi insufficienti, prezzi elevati. A fronte di questi elementi, limitarsi a contare arrivi e presenze non basta a misurare la reale efficacia del modello adottato. Lo studio -dice ancora Biondini- propone un cambio di paradigma basato sulla “Qualità Diffusa”: un modello che punta alla valorizzazione dell’identità, alla diversificazione dell’offerta, alla destagionalizzazione intelligente e al rafforzamento della componente residenziale come presidio essenziale di autenticità e sostenibilità”. I residenti tornano a chiarire di non essere “contro il turismo”. Il comitato, tuttavia, “respinge la narrazione di chi alimenta contrapposizioni sterili, prive di analisi e basate su reazioni emotive. Un atteggiamento che alimenta lo scaricabarile, evita assunzioni di responsabilità e rafforza la cultura degli alibi — tra le cause principali dell’inefficienza e del degrado della città”.Il documento è stato inviato alla deputazione siracusana, al sindaco, Francesco Italia, al presidente del Libero Consorzio Comunale, Michelangelo Giansiracusa, ai sindacati, ai consiglieri comunali che hanno collaborato con il Comitato e alle principali associazioni di categoria. L’auspicio espresso è quello di aprire, tra gli stakeholders della città, “una discussione consapevole, trasparente e orientata al bene comune, partendo da un’analisi che non è solo una critica, ma una proposta costruttiva. E’ il momento di scegliere- conclude il Comitato- se gestire il futuro o continuare a subirlo”.














