“Mia figlia guarita da Suor Chiara Di Mauro, la monaca Santa”. La storia di Maria Grazia

 “Mia figlia guarita da Suor Chiara Di Mauro, la monaca Santa”. La storia di Maria Grazia

Maria Grazia non ha dubbi: “Mia figlia ha ricevuto una guarigione miracolosa, grazie all’intercessione di Suor Chiara Di Mauro, la “Monaca Santa” di Siracusa”.
Ha raccontato la sua storia, portando la sua testimonianza, qualche giorno fa in Santuario, durante le giornate dedicate alla celebrazione dell’anniversario della lacrimazione di Maria a Siracusa. Una storia che è innanzitutto di fortissima fede, che da sempre l’accompagna e che le ha sempre dato coraggio. Anche quando, nel 2020, è arrivata una notizia preoccupante. “Mia figlia aveva 9 anni. Sentendomi parlare di un appuntamento che avevo fissato per me con l’oculista per sottopormi ad un controllo- racconta Maria Grazia- mi ha confessato che stava incontrando delle difficoltà a scuola. Vedeva la lavagna tagliata a metà, non riusciva a vederla per intero. Inizialmente- aggiunge- ho pensato che non fosse niente di serio o che fosse addirittura una ricerca di attenzione, visto che stavamo attraversando un periodo non facile. Nonostante questo, ho preferito sostituire il mio appuntamento con il suo, affinché l’oculista, Andrea Falchi, potesse subito verificare le sue condizioni. Una volta in studio, il medico si è subito reso conto che qualcosa non andava. Non si è inizialmente sbilanciato, in attesa dell’esito di una tac alla retina e della misurazione del campo visivo. Sono emerse delle anomalie. Era il periodo della pandemia e l’ospedale San Marco di Catania, che avrebbe dovuto condurre gli approfondimenti del caso,era nel frattempo diventato ospedale Covid. Un’attesa lunga- racconta Maria Grazia- mesi. Nel frattempo conducevo senza sosta la ricerca di altre strutture sanitarie che potessero aiutarmi e intanto mia figlia continuava a lamentare quelle difficoltà. Il campo visivo si era ristretto e queste condizioni non sono guaribili. Nella migliore delle ipotesi la situazione si può cristallizzare. Nella peggiore, progredisce”. La preoccupazione era tanta, ma anche la speranza che a tutto, in qualche modo, si potesse risolvere. “Un pomeriggio- questo il cuore della la testimonianza di Maria Grazia- sono andata insieme alla bambina e ad una mia amica a pregare alla chiesa dei Cappuccini. E’ lì che sono custodite le spoglie di Suor Chiara di Mauro. Abbiamo pregato insieme, toccando la tomba e chiedendo la sua intercessione. Uscendo, una volta arrivata sull’uscio, ho visto una scena, come fosse reale: c’ero io, nello studio dell’oculista, in attesa della misurazione del campo visivo di mia figlia”. La mia amica ha subito immaginato che si trattasse dell’annuncio dell’avvenuta guarigione. Ho chiamato il medico, abbiamo ripetuto quei controlli. Non esultavo ancora ma ho subito creduto che Suor Chiara avesse aiutato mia figlia. La conferma è arrivata subito dopo: il campo visivo di mia figlia era nuovamente perfetto. Abbiamo ripetuto l’esame due volte per esserne certi: non c’era alcun dubbio e mia figlia, improvvisamente, vedeva nuovamente tutto alla perfezione”.
Diversi decenni fa è partito il processo di beatificazione di Suor Chiara, che ad un certo punto si è arenato. Lo supporta l’Associazione “Amici di Suor Chiara Di Mauro”, costituita nel 2021. Ne è presidente Marilena Mangiafico. Il gruppo promuove iniziative religiose, culturali e sociali finalizzate a ricordare “l’impegno e il carisma di Suor Chiara Di Mauro e di sostenere il processo di beatificazione, collaborando con l’Arcidiocesi di Siracusa e con tutte le realtà ecclesiali connesse”.
Suor Chiara Di Mauro è stata una mistica siracusana, vissuta agli inizi del ‘900 e morta- sottolinea Marilena Mangiafico,che l’ha raccontata in un libro- in odore di santità. Della sua vita, dei fenomeni soprannaturali, delle guarigioni prodigiose avvenute su sua intercessione esiste un’ampia documentazione, custodita presso l’Archivio Storico della Provincia dei Frati Minori Cappuccini e presso l’Archivio Storico della Provincia dei Frati Minori Cappuccini e presso l’Archivio Diocesano di Siracusa, un corpus di dieci volumi. Una vita-prosegue- svolta in apparente contraddizione: alla vocazione per la verginità si contrappose il matrimonio; al desiderio di clausura fecero da contrasto le attenzioni della Chiesa e dei siracusani, legate alle manifestazioni mistiche e allo stile di vita che la religiosa attuò nello spirito francescano”. Si racconta di stimmate e di estasi. “Si occupò di assistenza ai poveri e avrebbe voluto fondare un monastero-spiega l’associazione- Suor Chiara, sia in vita e sia dopo, non ha ricevuto unanimità di consensi. Le sue scelte radicali hanno spesso diviso le opinioni sul suo conto, tanto da offuscarne il ricordo”. L’associazione continua a lavorare per la sua beatificazione, la cui causa è ancora in corso. Una richiesta rilanciata con forza proprio in queste giornate. Il 13 settembre, infatti, ricorrerà l’anniversario della sua morte e una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa dei Cappuccini, che custodisce le sue spoglie.

 

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