Via Iceta, spiaggia accessibile nel 2026? Gambuzza (Pci): “Mezze verità e il silenzio delle istituzioni”

 Via Iceta, spiaggia accessibile nel 2026? Gambuzza (Pci): “Mezze verità e il silenzio delle istituzioni”

“Sull’accesso al mare di via Iceta teoricamente libero dalla prossima estate solo mezze verità”. Marco Gambuzza del Partito Comunista Italiano, da mesi impegnato con un gruppo di associazioni e singoli cittadini nella battaglia per la riapertura dei varchi interdetti ai cittadini e utilizzati da imprenditori o a vantaggio di residenti, non esulta dopo la notizia secondo cui il Comune avrebbe redatto un progetto per la riapertura del varco alla spiaggetta attualmente raggiungibile solo via mare. Quello di via Iceta, all’altezza del civico 60 di via Riviera Dionisio il Grande è l’unico vero tratto sabbioso in città ma, appunto, inaccessibile. Il progetto per la riapertura rientrerebbe nell’ambito dell’accordo triennale per i solarium pubblici e prevede l’abbattimento di un muretto che oggi chiude l’area e l’installazione di una scala in tubi giunti per raggiungere la spiaggia, da montare in estate e smontare alla fine della stagione balneare. Gambuzza fornisce una lettura della vicenda evidenziando “l’inerzia o comunque il complice silenzio di amministrazione comunale, soprintendenza, Capitaneria, Polizia Municipale e Demanio Marittimo. Con la giunta Garozzo- ricorda l’esponente del Pci- fu predisposta una task force per liberare gli accessi al mare ma l’allora assessora all’urbanistica fu lasciato solo. Quel fantastico luogo rientra con oltre 100 metri quadrati in un condominio, si affaccia sulla spiaggia, su quel fantastico paesaggio ma viene utilizzata a parcheggio privato, forse perfino con un garage”. Gambuzza ricorda che in questi mesi di battaglia, “abbiamo anche raccolto un po’ di rifiuti presenti e chiesto la collaborazione dell’amministrazione comunale, che non ha fornito alcun aiuto. Ci chiediamo, inoltre- prosegue Gambuzza- come mai il Comune non abbia dato alcuna spiegazione sulle motivazioni per cui i solarium siano stati realizzati, seppur in ritardo, incluso quello del Belvedere della Turba, mentre questo progetto non è stato realizzato. Scelta specifica o incapacità?- si chiede l’esponente del Partito Comunista- Se anche fosse abbattuto quel muro, inoltre- sostiene Gambuzza- Se non si realizza una passerella temporanea, da noi richiesta, per raggiungere la spiaggia si deve comunque fare un tratto in mare”. Il Comune manterrebbe, inoltre, il silenzio su diversi aspetti della vicenda, secondo il gruppo che da maggio protesta.
“Il Comune -entra nel dettaglio il segretario del Pci- tace sul fatto che in fondo a Via Iceta oltre ad aprire il varco a mare vi è una fascia demaniale che arriva a Via Riviera Dionisio il Grande 76/A che con ingresso da Via Iceta. Restituendo l’area demaniale alla Cittadinanza potrebbe diventare un fantastico affaccio sul mare con stabile e inclusiva discesa sul litorale sotto il quale valutare nel periodo estivo la realizzazione di Solarium. Manca cura nelle due uniche discese a mare e il sindaco, Francesco Italia continua a tacere sul fatto che da anni la battigia dello Sbarcadero di Santa Lucia è inaccessibile e che da qualche mese si entra grazie alle nostre proteste”. Il gruppo continua a chiedere un incontro con il primo cittadino. “Abbiamo raccolto oltre 2mila firme- conclude Gambuzza- ma Italia non ha ritenuto, potuto o voluto incontrarci”.

 

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