Versalis imbocca la strada della transizione. Cannata (FdI): “Siracusa capofila di nuove produzioni”

 Versalis imbocca la strada della transizione. Cannata (FdI): “Siracusa capofila di nuove produzioni”

La riconversione degli impianti Eni Versalis procede a spron battuto tra Priolo e Ragusa. Il sito siracusano, come è emerso nel corso di un recente vertice regionale, procede spedito ed anche con un certo vantaggio sul cronoprogramma che condurrà alla nuova vita green dell’impianto, destinato con un investimento di circa un miliardo, a produrre biocarburante e riciclo chimico della plastica.
“Seguo sin dall’inizio, ai tavoli ministeriali presso il MIMIT, la sfida della riconversione industriale di Versalis. Oggi, dai dati aggiornati sullo stato dei lavori, emerge con chiarezza che il percorso avviato sta dando risultati concreti: la Sicilia può diventare modello nazionale di sviluppo sostenibile”, dice il deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata. “Con il Ministro Adolfo Urso e l’impegno del Governo Meloni – aggiunge – è stato reso possibile un investimento complessivo vicino al miliardo di euro sul territorio siciliano. Gli accordi siglati al Mimit, con Regione Siciliana, enti locali e parti sociali, hanno consentito di puntare ad anticipare il completamento della bioraffineria di Priolo da maggio 2029 a dicembre 2028”.
“Il dato più rilevante – spiega Cannata – è la piena tutela dei lavoratori: nessun ricorso agli ammortizzatori sociali per i dipendenti diretti e attenzione all’indotto, che rappresenta una parte fondamentale del tessuto economico locale, con un programma dedicato alla riconversione e alla formazione dell’indotto”. Il progetto non si limita alla riconversione ambientale, ma punta a ridisegnare il volto del territorio: riduzione della CO₂, con biocarburanti in grado di ridurre tra il 60% e il 90% le emissioni sul ciclo di vita, sviluppo delle filiere agricole a servizio dei carburanti bio, sviluppo della chimica circolare con il progetto del primo impianto industriale di riciclo chimico in Italia. “Siracusa sarà capofila – aggiunge Cannata – di una catena produttiva che potrà rafforzare anche altri settori economici della Sicilia. Questi risultati sono frutto di una strategia chiara: coniugare occupazione, tutela ambientale e rilancio industriale. La Sicilia non resta ferma: diventa laboratorio di una transizione green che guarda al futuro e dà nuova forza ai territori”.

 

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