Polveriera centrodestra, Cannata contro tutti: “Studino e vadano oltre gli slogan”

 Polveriera centrodestra, Cannata contro tutti: “Studino e vadano oltre gli slogan”

La bufera dentro al Centrodestra siracusano non accenna ad arrestarsi. Materia dello scontro, la sanità con l’accusa del parlamentare Cannata rivolta all’Asp di Siracusa “per gravi omissioni” nella gestione dell’emergenza seguita al rovinoso incendio Ecomac. Da qui, la richiesta di invio ispettori ministeriali.
Una posizione ed un modo di procedere che non sono piaciuti agli alleati di coalizione, a partire dal deputato regionale di Forza Italia Riccardo Gennuso. Seguito anche da un altro deputato regionale, Carlo Auteri (oggi Dc ma ex FdI) e dal dirigente di Noi Moderati, Peppe Germano.
“Non sono interessato a polemiche di bassa lega: mi interessano i fatti, le responsabilità e la tutela della salute pubblica”, taglia corto Luca Cannata. “La mia richiesta di attivazione di un’ispezione nasce da atti ufficiali e da gravi omissioni, non da valutazioni personali”, argomenta. “Chi sceglie di difendere l’indifendibile, non difende la salute pubblica ma la propria poltrona o quella di un amico. La provincia di Siracusa merita dirigenti che agiscano con umiltà e senso del dovere, non con arroganza e presunzione di intoccabilità. Chi pensa di coprire tutto con difese politiche d’ufficio o con qualche favore di facciata sbaglia indirizzo: la salute è una cosa seria e non si baratta per riconoscenza o appartenenza”, è poi l’affondo che marca in maniera netta l’ormai insanabile frattura tra la preponderante ala cannatiana di FdI e gran parte del centrodestra siracusano. Fatti che avranno una più che probabile refluenza anche su accordi ed alleanze per le prossime tornate elettorali in provincia.
“Invece di studiare i dossier e leggere gli atti, qualcuno preferisce fare propaganda”, dice ancora Luca Cannata rivolto a Gennuso, Auteri e Germano. “Chi parla di ‘allarmismi’ o di ‘offese alle istituzioni’ dimostra solo di non conoscere i fatti o di volerli distorcere. Le mie richieste si fondano su tre note ufficiali, due diffide e altrettanti solleciti regionali rimasti inevasi. È tutto agli atti. Se qualcuno vuole smentire, lo faccia con i documenti, non con gli slogan”.
Il parlamentare meloniano è un fiume in piena. “Chi vuole continuare a coprire l’inefficienza si assuma la responsabilità davanti ai cittadini. Se qualcuno pensa che con attacchi coordinati o intimidazioni mediatiche possa mettermi a tacere, si sbaglia di grosso. Se ritiene che abbia detto qualcosa di non vero, vada pure nelle sedi competenti: io porterò con me gli atti, le carte e le testimonianze di ciò che in questi mesi ho visto e ascoltato”.

 

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