“Danneggiate le Mura Dionigiane, istituzioni poco attente”: la denuncia
Le Mura Dionigiane sarebbero state danneggiate. A denunciarlo è Daniele Valvo, facilitatore culturale, che si sarebbe accorto, durante il Festival del Paesaggio, organizzato domenica scorsa, che “un concio delle mura è stato divelto, molto probabilmente tramite un mezzo meccanico. Perché possa “emergere” come oggi si presenta, infatti- spiega Valvo- serve utilizzare qualcosa che non può essere di certo la sola forza di una o più persone. Quei parallelepipedi di roccia perfettamente uguali, furono all’epoca disposti uniformemente per formare la cinta muraria. Un lavoro svolto in maniera eccellente. Quello che abbiamo trovato divelto era,dunque, prima che questo accadesse, incavato nel terreno, ad almeno 40 centimetri. Impossibile sollevarlo a mano. Potrebbe essere stata una pala meccanica o magari un aratro- ipotizza Valvo- Sulla ragione alla base del gesto, le ipotesi possono essere svariate. Potrebbe trattarsi di qualcuno che pensava che sotto ci fosse una tomba o di qualcuno che ha semplicemente voluto arrecare un danno”. A questa amara scoperta si aggiungerebbe un problema noto da tempo. “Lungo le Mura Dionigiane le discariche abusive regnano sovrane- Valvo esprime tutta la sua amarezza- Ogni anno,dopo il Festival del Paesaggio, invio segnalazioni e Pec a chi di competenza, chiedendo un intervento per arginare questo fenomeno. La situazione, ambientale ed archeologica, si sta aggravando sempre più e la colpa è di tutti e di nessuno. La Soprintendenza ai Beni Culturali non può avere occhi dappertutto- riconosce l’operatore turistico – Non potrebbe di certo controllare ogni singolo concio. E’ però anche vero che i cittadini hanno il dovere di dare uno sguardo ai luoghi in cui vivono. Lì ci sono delle case, ci sono dei residenti. Avrebbero dovuto segnalare”. Intanto, domenica, le Mura Dionigiane saranno percorse da quanti parteciperanno al Gran Trekking delle Mura Dionigiana, un cammino di 20 chilometri.”È sicuramente anche un percorso trasformativo-osserva Valvo- perché fare tutto il circondario di Siracusa senza mai sentirsi in città è qualcosa di incredibile. Una sfida non solo fisica ma anche concettuale. Significa valorizzare l’intero percorso e vedere le mura, ancora lì dopo 2000 anni mentre c’è chi le distrugge, forse per via di quella base di non conoscenza che cerchiamo di colmare anche con le nostre iniziative”. L’idea è, quindi, quella di far conoscere il territorio il più possibile, soprattutto ai più giovani ma, nel frattempo, di potenziare controlli e repressione. Valvo punta anche l’indice contro le istituzioni, che sarebbero a suo dire fin troppo distratte su questo problema. “Invio decine di segnalazioni senza alcun riscontro- racconta- Forse occorrerebbe acquistare un numero ancor maggiore di telecamere di videosorveglianza. Anche il caso dell’ex Tonnara di Siracusa è scandaloso: è stata ristrutturata tre volte, con una spesa di almeno 12 milioni di euro e adesso versa nuovamente in uno stato di degrado. Anche in quell’area le discariche sono numerose e insopportabili. L’amministrazione comunale potrebbe potrebbe mostrarsi molto più interessata e operativa”.














