Casa del Pellegrino:Comune e Santuario verso l’accordo ma slitta l’incontro tra le parti

 Casa del Pellegrino:Comune e Santuario verso l’accordo ma slitta l’incontro tra le parti

Il Comune e il Santuario della Madonna delle Lacrime alla ricerca di un accordo transattivo per superare l’impasse che riguarda l’ex Casa del Pellegrino, al centro di un contenzioso che, dopo l’ultimo pronunciamento del Cga, il consiglio di giustizia amministrativa, starebbe andando verso il ripristino del comodato d’uso e la disponibilità del bene da parte dell’ente Santuario Madonna delle Lacrime, che dovrebbe destinare l’ex Casa del Pellegrino a finalità di accoglienza e turismo religioso. Un incontro tra le parti era previsto per ieri ma, secondo indiscrezioni, sarebbe stato posticipato a data da destinarsi. Il tema è stato al centro del consiglio comunale nel corso della seduta di questa mattina, su sollecitazione del consigliere comunale Cosimo Burti che ha presentato come primo firmatario una specifica interrogazione (a risposta scritta) con la quale chiedeva chiarimenti sulle intenzioni dell’amministrazione comunale, oltre allo stato della vicenda. “Questa vicenda- spiega Burti- ha anche fatto si che la Casa del Pellegrino, in stato di abbandono, si presenti oggi in condizioni disastrose. Occorre assumersi la responsabilità politica di questo, di avere intrapreso una battaglia giudiziaria contro un ente ecclesiastico, ottenendo soltanto la totale perdita di efficienza di una struttura che ci era stata consegnata prima della battaglia nelle sedi della giustizia amministrativa. Una decisione scellerata- la definisce Burti- Il Comune è stato condannato e serve adesso un atto transattivo per limitare quanto possibile l’esborso delle somme che saranno dovute all’ente Santuario. I cittadini devono sapere che la genesi di questo contenzioso, di cui tutti adesso faremo le spese, ca politicamente capo al nostro sindaco, Francesco Italia.”. Il vicesindaco, Edy Bandiera ha risposto sottolineando principalmente un aspetto della vicenda. “La risposta tecnica ai quesiti posti – ha precisato- è arrivata dagli uffici. Quando una vicenda ha avuto un esito di carattere giudiziale- ha puntualizzato- la politica ha il dovere di fermarsi. Che l’amministrazione comunale avesse a cuore la Casa del Pellegrino è evidente- ha aggiunto- Non a caso aveva immaginato di poter impiegare nella struttura fondi Pnrr per progetti di contrasto alla povertà. Non è stato possibile proprio in virtù dell’esito di questo  contenzioso. Ben venga, in ogni caso- ha aggiunto- un approfondimento, ma andrebbe fatto nella sede competente, che è la commissione Patrimonio, magari studiando un atto di indirizzo che possa portarci fuori da quest’impasse”. La Casa del Pellegrino è stata detenuta dal 1997 dall’ente Santuario in virtù di un comodato d’uso revocato per via della cessione della struttura a terzi. A seguito del lungo contenzioso che ne è scaturito, lo scorso anno la vicenda approdò in Prefettura. Proprio l’Ufficio Territoriale di Governo ha chiesto alle parti di avviare un dialogo per un accordo bonario.

 

 

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