Piace o non piace? L’installazione artistica che fa discutere, ‘segno’ del festival Cosmo

 Piace o non piace? L’installazione artistica che fa discutere, ‘segno’ del festival Cosmo

Ha sollevato più critiche che curiosità una delle installazioni del festival Cosmo, inserito nel progetto “Siracusa e Pantalica – le linee del cuore fra terre e mari”. Ha preso forma sul riqualificato belvedere della Turba, ex bastione Cannamela. La duplice parete, sebbene artistica, copre la visione del paesaggio mare e – a detta di passanti e turisti – poco dialoga (almeno al momento) con il contesto in cui è stata calata.
Sui social il dibattito sul punto è vivace. E sebbene giudicare solo da una foto non sia sempre mossa azzeccata, proliferano le note di poco o scarso apprezzamento della realizzazione. E’ solo una delle installazioni previste nell’azione cultura integrata nell’ambito del progetto “Siracusa e Pantalica – le linee del cuore fra terre e mari”. E’ una iniziativa di valorizzazione culturale promossa dal Comune di Siracusa e finanziata dal Ministero della Cultura nell’ambito della Legge 77/2006, dedicata ai siti italiani iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. Il progetto – spiegano dagli uffici comunali – nasce con l’obiettivo di rafforzare il legame storico, culturale e paesaggistico tra Siracusa e la Necropoli rupestre di Pantalica, interpretando il sito Unesco non come insieme di luoghi separati, ma come sistema unitario fatto di relazioni, connessioni e narrazioni condivise.
Le “linee del cuore” richiamano proprio questi legami invisibili ma profondi come le rotte del mare, i percorsi dell’entroterra, le stratificazioni della storia, i flussi di uomini, idee e culture che nei secoli hanno attraversato il territorio. Linee che uniscono terra e mare, città e paesaggio, passato e presente.
Il progetto si articola in un insieme coordinato di azioni che comprendono ricerca scientifica, divulgazione culturale, eventi pubblici, produzione di contenuti digitali e installazioni artistiche, con l’obiettivo di ampliare le modalità di fruizione del patrimonio e coinvolgere pubblici diversi.
In questo quadro, si inserisce anche il festival Cosmo che attraverso musica, performance e arti contemporanee, vuole contribuire ad animare gli spazi storici di Ortigia, dialogando con i temi del progetto e con le installazioni artistiche previste.
Uno degli elementi centrali del progetto è rappresentato proprio da realizzazioni d’arte site-specific, collocate nel centro storico di Ortigia. Le opere sono pensate per inserirsi armonicamente nel paesaggio urbano e diventare parte di un racconto diffuso del sito Unesco. La realizzazione sul belvedere del lungomare di Levante, al momento, non convince l’opinione pubblica. Si tratta di un “riparo urbano” pensato dall’architetto svizzero Leopold Bianchini, in dialogo con i segni della storia e del paesaggio siracusano.
Le installazioni hanno carattere temporaneo e resteranno esposte per l’intera durata delle attività progettuali fino alla fine di gennaio 2026. Saranno accompagnate da contenuti digitali accessibili tramite piattaforma web e app dedicata, con schede di approfondimento, testi e materiali multimediali.

 

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