A caccia di tesori nei fondali siracusani, nuova campagna archeologica internazionale

 A caccia di tesori nei fondali siracusani, nuova campagna archeologica internazionale

La Soprintendenza del Mare di Palermo, in collaborazione con l’Università “Federico II” di Napoli, la Dallas Stanford University e la Brock University del Canada, coordina una nuova campagna archeologica subacquea nei fondali del siracusano. Dal 29 giugno al 19 luglio 2025, i ricercatori esploreranno fondali tra Noto, Marzamemi, Portopalo di Capo Passero, Punta delle Formiche e Isola delle Correnti.
Tra le scoperte già note, spicca quella del relitto noto come Marzamemi II, rinvenuto a pochi metri dalla costa sin dal 1959. Si tratta di una nave naufragata nel VI secolo d.C., carica di elementi architettonici di una basilica bizantina: colonne, capitelli corinzi, blocchi marmorei e anche un ambone destinati a un edificio sacro.
Le recenti campagne – avviate nel 2013 da Stanford con il supporto della Soprintendenza del Mare – hanno portato alla luce interi carichi di corpi marmorei, ormai riconosciuti come unici esempi di “cantiere navale” del VI secolo. Nel 2022, l’attività si è concentrata nel monitoraggio dei reperti già recuperati, conservati presso il Palmento Rudinì a Pachino, in vista dell’eventuale museo del mare di Marzamemi
L’obiettivo adesso è quello di mappare e documentare nuovi siti di interesse tra Noto e Portopalo ed effettuare rilevi del fondale e delle strutture sommerse architettoniche. Il battello pneumatico d’appoggio consentirà trasferimenti rapidi tra i siti e scenari diversificati, da aree costiere più basse a scogliere profonde.
I ritrovamenti di Marzamemi – tra i pochi casi nel Mediterraneo di carichi navali di edifici sacri – rappresentano una straordinaria occasione per studiare i traffici antichi, il commercio di materia prima e la storia architettonica bizantina.
Proprio grazie ai nuovi capitoli del “Marzamemi Maritime Heritage Project”, si rafforza l’ipotesi di allestire un museo del mare nella chiesetta di San Francesco di Paola a Marzamemi, già oggetto di restauro per ospitare reperti archeologici subacquei.

 

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