Incidente a Scala Greca, lunedì i funerali. Il testimone: “volato dalla moto contro palo”

 Incidente a Scala Greca, lunedì i funerali. Il testimone: “volato dalla moto contro palo”

E’ stata effettuata questa mattina l’autopsia sul corpo di Simone Geracitano, il 17enne che ha perduto la vita in un incidente stradale lungo viale Scala Greca. Il medico legale Francesca Bellich ha eseguito i rilievi, a cui ha partecipato anche Francesco Coco come consulente della famiglia dello sfortunato ragazzo.
Le cause della morte sono state individuate nella gravità delle ferite riportate nella caduta e nell’impatto con il palo presente sul marciapiedi. “Politrauma” spiegano gli esperti. Sarebbe stata esclusa l’eventualità di un malore accusato dal ragazzo mentre si trovava sullo scooter e tale da fargli perdere il controllo del mezzo. Lunedì alle 10.30 saranno celebrati i funerali nella chiesa del Sacro Cuore.
“Scattiamo questa foto senza sapere che sarebbe stata una delle ultime, se non proprio l’ultima”. Affida al social network Instagram il suo racconto, Paolo. E’ l’amico che era con Simone nella drammatica notte dell’incidente in viale Scala Greca. Insieme come tante altre volte. “Tutto procede come sarebbe dovuto andare. Facciamo il video che dovevamo fare (per il compleanno di un terzo amico, ndr) e alle 00.58 decidiamo di tornare in casa”. A bordo dei loro scooter, si avviano verso le loro abitazioni “a solamente 23 numeri civici di distanza”.
Il messaggio diventa cronaca. Una cronaca in prima persona, con Paolo che scrive rivolgendosi ancora all’amico che oggi non c’è più. “All’1.05, non si sa come – scrive – mentre io sto guidando la mia moto seguendoti, voli dalla moto e finisci su quel palo. Quel palo che non c’è più perchè l’hai staccato con la forza della tua caduta”.
Paolo corre dall’amico in terra. Lo chiama, prova a toccarlo più volte. Ma Simone non risponde, non è cosciente. La chiamata al 118, l’ambulanza che arriva 8 minuti dopo l’incidente. Tocca all’amico, nel cuore della notte, avvisare la mamma ed il papà dell’amico. Tutti si precipitano in ospedale. “Dicono di doverti asportare la milza, una semplice operazione. Ti portano immediatamente in sala operatoria. Alle 3.30 circa la notizia che nessuno di noi avrebbe mai voluto ricevere. In quella sala operatoria ci hai lasciati appena entrato”.

 

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