“Aggredito prima di colpire”, la difesa del 22enne accusato dell’omicidio del giovane Nicolas

Francesco Milici è il 22enne fermato con l’accusa di aver accoltellato a morte il 16enne Nicolas Lucifora. Il delitto nella notte tra il 19 e il 20 aprile, in via Nastro Azzurro, a Francofonte. Davanti ai magistrati, Milici ha raccontato di essere stato prima minacciato di morte e poi aggredito fisicamente prima di colpire il giovane.
Assistito dagli avvocati Vanessa Impeduglia e Massimiliano Lo Presti, domani alle 9 sarà accompagnato in Tribunale a Siracusa per l’udienza di convalida del fermo.
Secondo la versione fornita dalla difesa, nelle ore precedenti all’aggressione, Milici avrebbe ricevuto sul proprio telefono messaggi minacciosi da parte di Lucifora e di un altro giovane. I due, nella ricostruzione del collegio difensivo, lo avrebbero anche cercato nel suo luogo di lavoro, senza però trovarlo.
La sera dell’omicidio, l’incontro tra i giovani sarebbe avvenuto in un pub di via Nastro Azzurro, dove Milici si trovava con la fidanzata. Spinto da una terza persona che lo avrebbe rassicurato, il giovane sarebbe uscito per chiarire la situazione, ma – sempre secondo il suo racconto – sarebbe stato subito aggredito: prima schiaffi, poi un colpo al volto con un tirapugni che lo avrebbe fatto cadere. A quel punto, avrebbe reagito con un coltello, colpendo Lucifora, morto poco dopo per le ferite riportate.
La difesa respinge con fermezza l’ipotesi del movente passionale, smentendo la ricostruzione secondo cui dietro l’episodio ci sarebbe una contesa per una ragazza.
Dopo il fatto, Milici è stato ricoverato in ospedale per due giorni a causa delle lesioni e, temendo ritorsioni, avrebbe anche chiesto aiuto ai carabinieri.
Nelle prossime ore sarà eseguita l’autopsia sul corpo del giovane Nicolas.
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