Alla Pizzuta la nuova casa dello sport siracusano: Gibilisco lancia la “Cittadella 2.0”

 Alla Pizzuta la nuova casa dello sport siracusano: Gibilisco lancia la “Cittadella 2.0”

La definizione è suggestiva e discretamente ambiziosa: Cittadella dello Sport 2.0. Autore della definizione è Giuseppe Gibilisco, campione del mondo di salto con l’asta e – oggi – assessore allo sport del Comune di Siracusa. La “Cittadella 2.0”, secondo i progetti, dovrebbe sorgere alla Pizzuta.
Un’area basket, una zona volley, un campo da rugby, un palaindoor e 4 corsie per l’atletica. Tutto pronto dicembre 2026, come da regole del Pnrr che richiedono una marcia a tappe forzate. L’iter in fase avanzata è quello per il palaindoor da due milioni di euro. Appalto entro il 24 luglio – le procedure di gara sono in corso – lavori al via dopo l’estate, se non subentreranno imprevisti. La struttura era stata inizialmente pensata per il camposcuola Di Natale, dove doveva sorgere nell’area oggi occupata dalla “buca” ovvero l’ex campo di pallamano scavato in una colata di cemento armato. Note le traversie e le contestazioni relativi a vincoli archeologici e paesaggistici. Di fronte al rischio di perdere la storica occasione del Pnrr, l’assessore Gibilisco è riuscito a convincere il Coni in tempi brevissimi ad approvare lo spostamento del progetto in altra area: la Pizzuta, dove già era in programma il campo da rugby con spogliatoi e tribuna, area volley, basket e fitness (1,5 milioni di euro dal Pnrr).
“Il Coni ha saputo comprendere le esigenze di Siracusa ed ha dato in 10 giorni il via libera. Ringrazio gli uffici comunali, i funzionari e gli impiegati per il gran lavoro che hanno prodotto in poco tempo. E con loro anche i progettisti. E’ stata una corsa ad ostacoli, ma siamo riusciti ad arrivare al risultato. Mi ha sorpreso trovare istituzioni pubbliche attente e pronte ad aiutarci, da Siracusa a Roma passando per Palermo mentre a Siracusa c’era chi metteva il bastone tra le ruote. Un’incoerenza. Ma non molliamo. Questa nuova struttura sportiva, moderna e funzionale, vuole essere il segno del mio impegno per la città”, dice d’un fiato Gibilisco. “Tutti vogliamo una città nuova, impiantistica sportiva nuova. Ecco allora la Cittadella 2.0”, pronta – è l’augurio – alla fine del 2026.
Tutto bene? A grandi linee. Perchè, a dirla tutta, Giuseppe Gibilisco ha faticato a metabolizzare l’amarezza di aver dovuto spostare il palaindoor dal camposcuola alla Pizzuta. “Per carità, nascerà un nuovo polo sportivo in un’area con servizi e senza problemi, bene così. Ma quella struttura – confida – avrebbe completato il camposcuola. Ovunque in Italia, dove c’è pista di atletica c’è poi un palazzetto per gli allenamenti al chiuso. Qui è mancata la visione. Si è preferito lasciare quella buca con il cemento armato. Dovevamo muoverci entro il 30 giugno, altrimenti avremmo perso il finanziamento. Allora abbiamo coraggiosamente cambiato, con un lavoro straordinario. Abbiamo spento le polemiche, lasciando lo sport e le strutture sportive fuori da ombre e sospetti che comunque non avevano ragione d’essere. E, in qualche misura, abbiamo salvaguardato anche la perimetrazione del parco archeologico. Spero le critiche aprioristiche siano state disinnescate. Ora parliamo di sport e di nuovi spazi sportivi per Siracusa”.
Quanto al campo da rugby ed alle aree volley e basket, è stato affidato nelle settimane scorse l’appalto integrato (progettazione definitiva e lavori) al raggruppamento temporaneo di imprese Lavoro Sud srl (mandataria) con Engineering Group srl con un ribasso del 30,69% (1,2 milioni di euro su finanziamento complessivo da 1,5).

 

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