Altra giornata infernale, Siracusa ferma per traffico. Code interminabili e sistema stradale al collasso

 Altra giornata infernale, Siracusa ferma per traffico. Code interminabili e sistema stradale al collasso

Siracusa ancora una volta ostaggio del traffico. Le belle giornate primaverili ed i primi ponti di stagione – Pasqua prima, 25 aprile adesso – hanno riportato in massa residenti e turisti sulle strade, con un risultato ormai tristemente noto: arterie congestionate, tempi di percorrenza folli e automobilisti esasperati. Un copione che si ripete e che lascia emergere, con forza, l’inadeguatezza del sistema viario urbano a gestire picchi di afflusso.
Quello odierno, ad esempio, è stato un altro pomeriggio infernale per gli automobilisti del capoluogo. Le code hanno paralizzato in particolare via Elorina – con 40 minuti di percorrenza per un tratto che in condizioni normali richiede meno di dieci – e viale Paolo Orsi, dove 3 km si sono trasformati in mezz’ora di attesa. Non è andata meglio in corso Gelone, viale Teracati, via Teocrito, arterie centrali finite anch’esse nel pantano del traffico.
A peggiorare la situazione, il paradosso di via Cavallari: a senso unico, ma con veicoli incolonnati solo su una delle due corsie disponibili, segno di una gestione viaria che non riesce a rispondere al volume crescente di veicoli.
A certificare il problema ci sono anche i dati ACI, secondo cui a Siracusa (solo capoluogo) risultano immatricolati oltre 68.000 veicoli (273.634 auto a livello provinciale, di cui solo l’1,4% ibride o elettriche, ndr) a fronte di una popolazione di poco meno di 120.000 abitanti. Numeri che, nei weekend di primavera e in estate, lievitano con l’arrivo di turisti e cittadini provenienti dalla provincia e diretti verso Ortigia, verso le spiagge e le villette della costa sud. Un tale volume di traffico non può essere sostenuto da un sistema stradale concepito decenni fa, privo di vie di fuga, anelli alternativi e snodi intelligenti.
C’è chi invoca l’introduzione delle targhe alterne, misura impopolare ma efficace come dimostrano alcune esperienze in altre città italiane. Tuttavia la politica appare restia sul punto, preoccupata del possibile contraccolpo in termini di consenso. Un’altra proposta che torna ciclicamente sul tavolo riguarda la destinazione dell’area di sosta di via Elorina alle sole auto in ingresso da sud, con il successivo trasferimento verso Ortigia e la zona alta tramite navette: un sistema park & ride che non ha ancora trovato reale applicazione.
Una cosa è certa: se non si interviene subito, da maggio in poi Siracusa rischia di bloccarsi completamente. I mesi estivi porteranno nuovi arrivi, nuovi spostamenti e un sistema viario già al collasso sarà messo definitivamente in ginocchio. Serve un piano d’emergenza – il settore Mobilità sta lavorando ad un piano traffico e sosta – ma servono soprattutto decisioni coraggiose, capaci di mettere al centro la mobilità sostenibile, la pianificazione intelligente dei flussi e il potenziamento del trasporto pubblico. Perché Siracusa – città d’arte, turismo e paesaggi straordinari – non può continuare a vivere prigioniera del traffico.

 

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