Anno 2019, da approvare c’è il consuntivo del 2017: “un assurdo da non ripetere”

 Anno 2019, da approvare c’è il consuntivo del 2017: “un assurdo da non ripetere”

Dovrebbe essere il giorno “buono” per l’approvazione del bilancio consuntivo 2017. Consiglio comunale chiamato a pronunciarsi, in seconda convocazione, ma c’è malumore tra i 32 di aula Vittorini. La lettera del commissario ad acta è stata chiara, se non provvede l’assise ci penserà lui in sostituzione con un atto che causerà la sospensione prima e lo scioglimento poi del civico consesso.
Consiglieri comunali con le spalle al muro, quindi. E non tutti hanno “digerito” la situazione. A dar voce ai contrariati è Carlo Gradenigo. “Il consuntivo 2017 è stato prodotto ma non approvato da 40 consiglieri dei quali il 90% non siede più nell’attuale Consiglio Comunale. Un’eredità di responsabilità sulla quale siamo chiamati a esprimerci noi. Approvare il bilancio di un sindaco, di un’amministrazione e di un consiglio non più in carica è un assurdo che ritengo non possa mai più ripetersi”, si sfoga.
“Confido in un nuovo modo di operare che parta dalla presentazione entro marzo del bilancio preventivo 2019. Un segnale forte di discontinuità verso un modus operandi assolutamente sbagliato, portato avanti negli anni da sindaci di destra e di sinistra che hanno abdicato al loro compito fondamentale: programmare insieme il futuro della città. A cominciare proprio dallo strumento più importante che è il bilancio comunale”, il messaggio che Gradenigo rivolge all’amministrazione.

 

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