Aretusacque, Cannata: “Condutture nuove e bollette sostenibili, no ai metodi opachi”
“Aretusacque è nata in fretta e furia, con metodi opachi e senza il coinvolgimento reale di tutti i Comuni”.Il deputato nazionale Luca Cannata di Fratelli d’Italia ribadisce il suo “no a una gestione dell’acqua imposta da pochi, senza regole né rispetto istituzionale. Un’operazione da un miliardo di euro, imposta con un blitz estivo e senza alcun rispetto per il confronto democratico”. Cannata è intervenuto sui social con una lunga diretta in cui ha ripercorso l’assemblea dei sindaci di lunedì scorso. “Abbiamo assistito a un’assemblea surreale” – sottolinea Cannata, che adombra sospetti sulle modalità seguite, a partire dal ritardo di circa un’ora della seduta rispetto all’orario fissato. Cannata difende la posizione assunta dai sindaci di Avola, Francofonte e Portopalo, “che hanno sollevato, assieme anche al sindaco di Carlentini, obiezioni sul metodo adottato per la scelta del comitato di Sorveglianza, organismo che dovrà controllare investimenti, tariffe e qualità del servizio”.
“Abbiamo detto no per difendere un principio fondamentale: i cittadini meritano un servizio idrico efficiente, con reti moderne e bollette sostenibili – tiene a precisare il parlamentare di Fratelli d’Italia -. La nostra battaglia non è per le poltrone, ma per avere finalmente condutture che non perdano acqua ogni giorno, per investimenti reali e tariffe eque in tutta la provincia”. Cannata è critico anche sulle indennità approvate per la governance della società. “Parliamo di circa mezzo milione di euro l’anno che finiranno per pesare sulle bollette delle famiglie – stigmatizza il deputato di Fratelli d’Italia- L’acqua non è un’occasione per spartirsi poltrone”.Il Comune di Siracusa, che ha la quota più alta, ha blindato la governance con il sostegno del solito cerchio politico, chiudendo la porta a decine di migliaia di cittadini rappresentati da altri Comuni”. Cannata annuncia, infine, una “battaglia in tutte le sedi: politiche, istituzionali e legali. Dietro ogni bolletta che arriverà c’è una scelta politica e noi abbiamo detto no al sistema messo in piedi da Italia assieme a Carta, Gennuso, Auteri, Spada e i loro sindaci amici”.














