Bilancio, tensioni in Prima Commissione. Il presidente Cavarra: “Tutto regolare,attacco gratuito al mio indirizzo”
“Mi sono ritrovato al centro di un attacco gratuito, accusato di arroganza, irregolarità e forzature, solo per aver fatto quello che un presidente, per definizione, deve fare e cioè mettere ai voti una proposta”. Luigi Cavarra, presidente della Prima Commissione Consiliare si difende e difende il suo modus operandi. La questione riguarda una proposta arrivata in commissione, che unisce in un unico documento l’aggiornamento del DUP 2026/2028 ed il Bilancio di Previsione. “I consiglieri- racconta Cavarra- hanno contestato la scelta, sostenendo che i due temi avrebbero dovuto comportare l’analisi di due documenti distinti. “In altre città italiane, tuttavia- fa presente Cavarra- per esempio Bologna, sono stati trattati insieme. Una volta incardinato il punto- racconta- ho chiesto ai consiglieri chi intendesse intervenire e nessuno ha preso parola. A quel punto, seguendo ciò che prevede la regolamentazione, ho avviato la fase di voto”. Sarebbe stato a quel punto che “magia dell’orologeria politica- commenta con sarcasmo il presidente della Prima Commissione- proprio mentre si sta per votare alcuni consiglieri chiedono il rinvio, ritenendo doveroso separare i due temi in due distinti documenti. La questione sarebbe stata posa al Segretario Generale dell’ente, Danila Costa. “La risposta è stata chiara- puntualizza Cavarra- ed è stata che la proposta può essere presentata anche come unica, senza nessuna violazione, forzatura né tantomeno irregolarità, al contrario di quanto gravemente affermato”. La commissione avrebbe deciso di proseguire e non di rinviare la trattazione degli argomenti. “Questa è democrazia- commenta ancora il presidente. La proposta è del resto stata inviata a tutti i consiglieri comunali dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio. Non rappresentava, dunque, una sorpresa per nessuno e ci sarebbe stato tutto il tempo necessario per leggerla, studiarla, capirla, emendarla. Eppure, stranamente, il problema esplode solo quando metto ai voti la proposta.”
Cavarra rispedisce le accuse al mittente. “Il voto è stato esercitato- conclude- nonostante i tentativi di sceneggiatura alternata. La seduta è stata portata avanti in maniera produttiva. Il resto è solo rumore di fondo. Quando non si hanno argomenti- la chiosa di Cavarra- resta sempre l’indignazione prêt-à-porter”.














