Cavi rubati, strade di Bosco Minniti al buio: una raccolta firme per chiedere il ripristino

 Cavi rubati, strade di Bosco Minniti al buio: una raccolta firme per chiedere il ripristino

Una petizione per far riportare l’illuminazione pubblica a Bosco Minniti. L’ha avviata il movimento Alternativa Libera Siracusa, presieduta da Salvo Russo. La zona resta al buio dallo scorso inverno quando, a causa del furto di cavi di rame, gli impianti di illuminazione pubblica furono danneggiati. Da allora sono, tuttavia, trascorsi sei mesi, senza che l’illuminazione pubblica sia stata ripristinata, dal semaforo in via Alessandro Specchi sino in via Reale, e ancora da Piazzale Sgarlata a buona parte di via Italia. Una fetta ampia completamente al buio. “Al di là del fatto che ci sono tombini senza copertura (si saranno rubati anche quella)- commenta Russo-
e volendo provare a fare lo slalom tra i cumuli di rifiuti e le erbacce dei cigli dei marciapiedi, il timore più grande è la totale mancanza di sicurezza, le tenebre non aiutano di certo i residenti”. Russo si chiede come mai si sia arrivati a questa situazione. Il dubbio sollevato dal movimento è che si possa configurare il reato di interruzione di pubblico servizio in questa vicenda.
La petizione ha lo scopo di chiedere al sindaco, Francesco Italia, che ha avocato a sé la delega riguardante l’illuminazione pubblica, di “contattare il gestore del servizio e risolvere celermente il problema”. Il movimento manifesta la propria disponibilità a dare un supporto gratuito in termini di gestione delle segnalazioni. “Siamo fermamente convinti- conclude Salvo Russo- che il dialogo con i cittadini sia fondamentale per la risoluzione delle piccole e grandi problematiche quotidiane”. La petizione viaggia attraverso Change.org o può essere firmata in via Re Ierone Secondo, nella sede di un negozio di informatica. In alternativa, chi non può spostarsi, può chiedere di essere raggiunto a domicilio. “Questo non vuole essere un attacco- puntualizza il movimento- Vogliamo aiutare Siracusa, i siracusani e, se lo vorrà, l’attuale amministrazione”.

 

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