Ucciso Salvatore Failla, l'operaio di Carlentini rapito in Libia: lavorava per la Bonatti

 Ucciso Salvatore Failla,  l'operaio di Carlentini rapito in Libia: lavorava per la Bonatti

Forze dell’ordine presidiano la palazzina di Carlentini dove abita la famiglia di Salvatore Failla, l’operaio 47enne dell’azienda Bonatti rapito nel luglio scorso in Libia e che, secondo la Farnesina, sarebbe stato ucciso insieme a un collega in un conflitto a fuoco nella regione di Sabrata.
All’interno, chiuse nel dolore, la moglie del tecnico, Rosalba Castro, e le due figlie di 22 e 14 anni.S
Salvatore Failla, l’operaio di Carlentini rapito in Libia a luglio del 2015, era dipendente della società di costruzioni “Bonatti”. Sarebbe stato ucciso insieme ad un collega durante una sparatoria. Manca soltanto la conferma ufficiale. Roma ha deciso intanto di aprire una inchiesta.
Salvatore Failla, 47enne, saldatore specializzato, prima di essere trasferito in Libia, ha lavorato in Tunisia

 

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