Cassibile, interrogazione all’ARS sul CCR. “Struttura a pochi metri dalle case”

 Cassibile, interrogazione all’ARS sul CCR. “Struttura a pochi metri dalle case”

Il deputato regionale Ismaele La Vardera (Controcorrente) ha presentato un’interrogazione urgente rivolta al presidente della Regione Siciliana ed agli assessorati competenti all’Energia e al Territorio per chiedere chiarimenti e interventi sul Centro Comunale di Raccolta (CCR) di via Luciano Rinaldi, a Cassibile.
Il CCR, attivato lo scorso 19 maggio, si trova infatti a ridosso di abitazioni private, “senza alcuna barriera visiva o acustica”, secondo il deputato palermitano che ha raccolto le segnalazioni di alcuni residenti.
“È inaccettabile che un impianto per la raccolta dei rifiuti venga collocato praticamente dentro un’area residenziale, con gravi rischi per la salute e la qualità della vita dei cittadini. Chiedo alla Regione di intervenire immediatamente, verificando la regolarità della struttura e valutandone la ricollocazione in un sito più idoneo”, ha dichiarato La Vardera.
I cittadini, riuniti nel comitato “No CCR Via Rinaldi”, segnalano da tempo alcuni disagi: rumori sin dalle prime ore del mattino, cattivi odori, sversamenti di olio vegetale esausto su platee non impermeabilizzate, mancata pulizia dell’area e violazioni della privacy, con operatori e utenti a pochi metri dai giardini delle case confinanti. Lamentate criticità anche per la viabilità visto che via Rinaldi è una strada cieca, lunga appena 130 metri, senza vie di fuga. Nonostante le pec e le richieste formali inviate al Comune di Siracusa, i residenti segnalano l’assenza di risposte ufficiali. Intanto è già stato depositato un esposto alla Procura della Repubblica, della quale si attendono gli sviluppi. Chiesta l’apertura di un tavolo tecnico con Comune, Arpa, Asp e Protezione Civile per valutare una nuova localizzazione.
Nei giorni scorsi, anche il referente territoriale del M5S di Siracusa, Giuseppe Mirabella, ha richiamato l’attenzione sul Centro comunale di raccolta di Cassibile, definito “inadeguato e fonte di ingiustizia per i residenti della zona”.

 

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