Ccr da ‘spostare’, il Comune cerca aree distanti da case. Ma a Cassibile il centro è attivo

“L’amministrazione comunale esplora soluzioni alternative per l’ubicazione dei Ccr, centri comunali di raccolta, finanziati con i fondi del Pnrr” non realizzati per via, in un caso del “no” della Soprintendenza ai Beni Culturali (Mazzarrona), in un altro a seguito delle proteste dei residenti (via Lauricella).Il dirigente del settore Urbanistica, Marcello Dimartino ha risposto con una nota scritta ad una mozione presentata da dieci consiglieri comunali e con cui si chiedeva al Comune di avviare le necessarie interlocuzioni per delocalizzare i Ccr, fuori dalle aree abitate, coinvolgendo anche le commissioni consiliari nella scelta dei nuovi siti. Dimartino ha assicurato che “gli uffici tecnici competenti, su preciso indirizzo dell’amministrazione, hanno avviato un’approfondita analisi del territorio comunale per l’individuazione di aree idonee alla delocalizzazione dei suddetti centri. La ricerca si sta concentrando su siti che soddisfino una serie di requisiti tecnici e normativi essenziali”. L’area dovrà essere: già in possesso del Comune, per evitare lunghi e complessi procedimenti espropriativi; con una destinazione d’uso compatibile, secondo il piano urbanistico vigente;dovrà essere un sito libero da vincoli o con vincoli comunque compatibili con l’opera, così da ottenere i nulla osta da parte degli enti preposti in tempi brevi. La localizzazione ovviamente dovrà essere fuori dai centri abitati e dalle residenze sparse, come “da istanze dei cittadini”. Altro requisito della nuova area, l’accessibilità. “Dovrà essere facile- ha spiegato Dimartino- l’accesso “sia per i mezzi d’opera e sia per i residenti al fine di garantire la massima funzionalità del servizio”.Nessuna ipotesi è stata comunicata ufficialmente, dunque. Il Comune ha, però, garantito che “l’intero processo è strettamente vincolato al rispetto del cronoprogramma imposto Pnrr”. Tempi stretti, dunque, per la rimodulazione del progetto, pena la revoca dei finanziamenti già ottenuti. Ai consiglieri, l’amministrazione comunale ha garantito la disponibilità ad accogliere eventuali suggerimenti per giungere alla “migliore possibile soluzione nell’interesse della cittadinanza”. Nelle scorse settimane si era fatta strada l’ipotesi di collocare uno di questi Ccr in una parte dell’area di contrada Arenaura che ospitava già un Centro comunale di Raccolta, chiuso da diversi anni per via di una vicenda giudiziaria che ha comportato il sequestro del sito da parte della Procura della Repubblica. Il Comune avrebbe chiesto il dissequestro di una porzione del sito, per ottenere il quale sarebbero in corso le richieste azioni. Resta, invece, attivo il Ccr di Cassibile, confinante con un residence e motivo di proteste da parte dei residenti.