Ccr Mazzarrona, Gilistro (M5S): “Considerare la richiesta di una riqualificazione urbana sostenibile”

 Ccr Mazzarrona, Gilistro (M5S): “Considerare la richiesta di una riqualificazione urbana sostenibile”

“E’ necessario ascoltare e comprendere le voci dei territori e con questo intendimento ho seguito ieri la sfilata dei residenti di Mazzarrona contrari alla costruzione di un ccr in via don Sturzo. Ho così raccolto le perplessità e le preoccupazioni di quanti vivono nel popoloso rione, davanti alla possibilità di ritrovarsi questa nuova struttura a poche decine di metri da casa”. Così il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Carlo Gilistro, che ha partecipato nelle scorse ore alla manifestazione di protesta del Comitato spontaneo dei residenti. In centinaia hanno infatti sfilato per dire no al ccr sotto casa. I rappresentanti del Comitato hanno spiegato che il popoloso rione ha bisogno di vera riqualificazione, partendo da servizi ed opere promesse ed annunciate ma – secondo il Comitato – poi non realizzate.
“Se è vero che alcuni timori non sono giustificati e che un centro di raccolta non è certo una discarica, deve però essere presa in considerazione la richiesta di riqualificazione urbana sostenibile che si leva dalla Mazzarrona. Partendo da spazi curati per socializzazione e sport, servizi sanitari e senza trascurare bimbi e anziani. – dice Gilistro – Sebbene un ccr sia un servizio utile e dalla parte del cittadino onesto, rischia di passare l’idea che ci siano riqualificazioni a due velocità: nuove piazze e servizi dedicati tra Borgata e Zecchino, ccr per Mazzarrona, Pizzuta ed Epipoli. Non è mai utile fare una classifica di priorità e, in una città come Siracusa, ogni tipo di servizio – specie in materia di igiene urbana – dovrebbe trovare posto e spazio fisico. E’ però innegabile che anni di disattenzione, specie verso le cosiddette periferie, hanno finito per creare una “distanza” tra alcuni rioni ed altri pezzi del capoluogo. Ed oggi è necessario ricucire quella distanza, proprio per evitare che scelte urbanistiche potenzialmente corrette, come la costruzione di centri di raccolta, possano invece essere lette come ulteriori elementi di una definizione purtroppo negativa di certe aree cittadine. Per la Mazzarrona è tempo di un nuovo racconto e di un futuro “normale” che parta oggi e, attraverso piccoli passi, conduca a quella “normalità” che permette anche di accettare un ccr se vi è spazio per soddisfare le altre esigenza della cittadinanza residente”, conclude l’esponente pentastellato.

 

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