Chi vuol salvare la ex Provincia? Scontro tra il presidente Giansiracusa e il parlamentare Cannata (FdI)

 Chi vuol salvare la ex Provincia? Scontro tra il presidente Giansiracusa e il parlamentare Cannata (FdI)

È scontro dopo il consiglio del Libero Consorzio in seduta aperta e dedicato all’analisi delle delicate condizioni economiche dell’ente in dissesto. A dar fuoco alle polvero, è stato il parlamentare Luca Cannata (FdI) con un affondo verso il presidente Michelangelo Giansiracusa che “insieme alla sua maggioranza e ai suoi amici, ha pensato solo a nomine e poltrone. Nessun piano e nessuna proposta per risanare l’Ente”. Fratelli d’Italia, insiemena Forza Italia, non ha poi votato l’ordine del giorno sul Salva-Siracusa. “Dispiace constatare che, nonostante la gravità del momento, non si sia riusciti a raggiungere quella compattezza istituzionale che la situazione richiederebbe”, commemta Giansiracusa.
“Particolarmente spiacevole – aggiunge – è stato il comportamento dell’on. Luca Cannata, che con ripetute provocazioni ha cercato di trasformare il dibattito in una sterile polemica. Giunto con oltre due ore di ritardo, ha definito passerella la partecipazione di sindaci, amministratori e parlamentari che hanno scelto di esserci con senso di responsabilità. Alimentare lo scontro non aiuta il difficile lavoro di ricostruzione che stiamo portando avanti. Il Libero Consorzio ha bisogno di responsabilità, non di risse. L’on. Cannata farebbe bene a contribuire concretamente, piuttosto che inseguire la polemica”.
Parole che non vanno giù al vice presidente della Commissione Bilancio, che replica. “”Leggo con stupore le parole del presidente Giansiracusa, che preferisce attaccare chi, come me, chiede semplicemente un piano chiaro per risanare l’ex Provincia. È stato eletto con una sua maggioranza ma anziché fare autocritica per un incontro inutile e privo di contenuti operativi, se la prende con chi gli fa notare l’inutile convocazione plenaria”. Pet Cannata non basta chiedere unità per ottenere risultati. “Non basta riempire l’aula per dire che si sta facendo qualcosa: servono proposte, numeri, scelte coraggiose. E invece nulla: solo l’ennesimo documento, senza contenuti”.

 

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