Concorso polizia municipale a Melilli,il ministro Zangrillo: “All’attenzione di Procura e Corte dei Conti”

 Concorso polizia municipale a Melilli,il ministro Zangrillo: “All’attenzione di Procura e Corte dei Conti”

In Procura e alla Corte dei Conti la vicenda relativa al concorso per agenti di polizia municipale di Melilli. Il senatore del Pd Antonio Nicita aveva presentato una specifica interrogazione a cui il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo ha risposto nei giorni scorsi. Il ministro ha reso noto che “questa amministrazione, in considerazione delle molteplici anomalie rilevate nell’azione del Comune, ha provveduto a trasmettere, rispettivamente, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa e alla Procura regionale della Corte dei Conti Sicilia, per le valutazioni di competenza, la documentazione afferente alla trattazione svolta”. Il ministro ha anche chiarito che “si riserva di intervenire nuovamente nei confronti del Comune di Melilli per la verifica di eventuali profili di responsabilità, anche disciplinare, connessi all’operato dei membri della commissione per essersi più volte riuniti in composizione non regolare”.
La vicenda riguarda il concorso per 10 posti di agente di polizia municipale a tempo indeterminato e parziale (18 ore settimanali) – indetto dal Comune di Melilli nel 2024.  “All’esito dello svolgimento delle prove orali, la Commissione di concorso, in contrasto con quanto previsto dall’art. 7 del bando – in base al quale, per essere considerati idonei, era necessario superare entrambe le prove, scritta e orale, con il punteggio minimo di 21/30  stilava graduatoria nella quale includeva anche i candidati che non avevano raggiunto l’idoneità-si legge nella risposta del ministro all’interrogazione del senatore Nicita- La Commissione giustificava la propria scelta di ritenere idonei tutti i partecipanti alla prova orale, al di là del voto di tale prova, “allo scopo di tutelare il favor partecipationis, e rimettersi ad uno scrutinio algebrico di valutazione della complessiva performance dei candidati”. Approvati gli atti del concorso da parte del RUP con determinazione del 25 novembre 2024, l’Amministrazione provvedeva, quindi, all’assunzione dei candidati collocatisi nelle prime 20 posizioni in graduatoria; agli iniziali 10 posti messi a concorso, si aggiungevano, infatti, altri 10 per scorrimento, come deliberato dalla giunta municipale.  Il giorno successivo a dette assunzioni chiedeva di attingere alla menzionata graduatoria il Comune di Francofonte ), il quale disponeva di assumere
6 candidati, di cui 5 posizionati dal n. 21 al 25, e il sesto posizionato al n. 70, quale titolare della riserva ex art. 1014 del D. Lgs. 66/2010. Tra gli assunti, risultavano 3 candidati che all’orale non avevano raggiunto il minimo di 21/30″. Il passaggio successivo sarebbe stato un atto di rettifica in autotutela di errori materiali da parte del Comune di Melilli. Intanto otto candidati avrebbero impugnato la graduatoria dinnanzi al Tar di Catania, lamentando, come si legge dagli atti rinvenuti all’Albo pretorio del Comune di Melilli, la presunta composizione non corretta della Commissione di concorso in alcune delle date di svolgimento degli orali.
“Nei giorni 23 e 24 aprile 2025 la Commissione di concorso, richiamata in servizio nella precedente composizione-scrive il ministro-  ma stavolta con l’aggiunta di due componenti supplenti, si è dunque nuovamente riunita per far ripetere la prova orale ai candidati (circa 30) per i quali la Commissione, nelle relative sedute, non era composta nella totalità dei componenti.
Si rileva che sono stati sottoposti ad una nuova prova orale tutti candidati che non avevano raggiunto i 21/30, compresi i candidati ricorrenti; le votazioni sono state confermate identiche nella maggioranza dei casi e, comunque, tutte al di sotto del 21.
Dai riscontri forniti dal Comune è emerso, tra l’altro, che sulla vicenda è intervenuta anche la
Prefettura di Siracusa, la quale, nelle interlocuzioni intercorse con questa Amministrazione, ha rappresentato di aver trasmesso i documenti e le informazioni apprese alla locale Procura della Repubblica e alle Forze dell’Ordine provinciali”.

 

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